10.03.1900 - numero 5
I dieci comandamenti dell'operaio all'estero
- Non tradire lo sciopero
- Non accettare lavoro a cottimo
- Non lavorare più dell'orario vigente sulla piazza
- Non accontentarti di una mercede inferiore della media stabilita pei lavoratori del luogo
- Appena ti fermi in un paese, entra nella Società del tuo mestiere o, se non ne esistesse una, in quella mista, e paga puntualmente le tasse sociali
- Intervieni a tutte le adunanze e comportati in esse da compagno educato e cosciente
- Leggi i giornali dei lavoratori che trattano delle tue questioni, e gli opuscoli, i libri, delle biblioteche sociali
- Non lasciarti fuggire occasione di persuadere altri dell'utilità dell'organizzazione, e quando torni al tuo paese, fa propaganda fra i tuoi compagni, senza rispetti umani, senza timore alcuno
- Rispetta la nazionalità, gli usi, i costumi del paese che ti ospita, e dignitosamente esigi uguale rispetto per te
- Ricordati sempre che la divisa dei lavoratori dev'essere: Tutti per uno, uno per tutti!
E così sia.»