05.11.1904 - numero 21
Pidocchi e cimici
Crumiri di Bremerhaven – Lehe – Geestemünde.
«Ecco una nuova lista di "volenterosi" de' quali però non ci è stato possibile di stabilire i comuni ai quali appartengono, ed in certi casi neppure l'esatta ortografia del nome:
Peressini Angiolo | Pransia Ernesto |
Pasina Lestima | Picarzi Girolamo |
Faribes Simotto | Picarzi Paolo |
Faribes Giovanni | Picarzi Gurano |
Faribes Federigo | Picarzi Giovanni |
Bellini I | Farbero Camillo |
Bellini II | Farbero Federigo |
Timens Pio | De Prato Luigi |
Corda Giovanni | Ramoni ? |
Raggio Tullio | Bonanni ? |
Fabrici Luigi | Morino R. |
Peretti Giovanni | Cimolini Santo |
Pranzia Emilio |
Crumiri di Königsberg i. P.
- De Antoni Giulio di Comeglians Margo
- Verzim Giuseppe di Ovaro Entrampo
Quale è il comune più crumiro?
A questa domanda abbiamo già risposto da lungo tempo; è il comune di Rigolato. Però per essere giusti bisogna pur dire che non tutto il comune è infetto dalla lue crumira; né tutte le numerose frazioni che lo costituiscono nella medesima misura.
La frazione di quel comune che proporzionalmente al numero di abitanti in fatto di crumiraggio porta la palma su tutte le altre è quella di Givigliana, la patria, se non erriamo, del papà de' crumiri Antonio di Sopra.
[…]
Una Protesta
Il signor Giacomo Simonutti Mestrac di Costaborchia di Pinzano al Tagliamento, cui è toccata la sventura di avere due de' suoi figlioli crumiri in Bremerhaven ci scrive una lunga lettera di protesta, nella quale afferma che la sua sostanza non è di 300.000 lire ma di molto meno (N.d.R. Pare che si tratti di 30.000 lire, stando a ciò che viene asserito da altra parte) che egli nei lunghi anni che ha lavorato in Stiria (Austria) non ha mai fatto il crumiro e che neppure ha mandato i suoi figlioli a Lehe-Bremerhaven.
Non abbiamo difficoltà di credergli quantunque le nostre informazioni provengano da una fonte assolutamente ineccepibile. D'altra parte il dire che egli possiede una sostanza calcolata a 300 mila lire non è un'offesa; tutt'al più in Italia può essere pericoloso pel fisco. E quanto ai figlioli quando torneranno a casa ne' mesi invernali insegni loro un po' meglio di quello che non abbia fatto pel passato quale è il contegno che debbono serbare all'estero di fronte ai loro colleghi e compagni di lavoro.»