Fervori di fine Ottocento
La scuola elementare di Collina, divenuta una realtà stabile nella seconda metà dell'Ottocento, retta tra il 1862 e il 1903 da Eugenio Caneva40, dal 1913 era condotta da Alberta Agostinis, anch'essa collinotta, che proseguirà la sua opera fino al 195841. Proprio a inizio Novecento, nel 1905, viene eretto un nuovo edificio scolastico, progettato dall'ingegnere Gio Batta Calligaris e costruito dall'impresario rigolatese Amedeo Zanier42.
Nel 1892 entra in funzione una «rivendita di privativa», ovvero di generi di monopolio43. Al 1895 risale l'installazione di «una buchetta per l'impostazione delle lettere»44 e un decennio dopo, nel 1905, il servizio postale tra Forni Avoltri e Collina si fa regolare, giornaliero45. Nel 1907 la linea telefonica arriva a Collina, accorciando ulteriormente le distanze col resto del mondo46.
A cavallo tra Ottocento e Novecento un rinnovato fervore edilizio, sia pubblico sia privato, pervade la comunità; molte case vengono costruite ex novo, altre ristrutturate o ampliate. Il panorama di tetti coperti con paglia e scandole, descritto dal Marinelli, si fa più vario e tende a mutare rapidamente47.