Sovversivi delle valli Degano, Pesarina, Valcalda e di Sappada

La Banca dati online del Casellario politico centrale, consultata oggi (26 dic 2020), è una specie di indice delle 152.449 schede cartacee (147.584 relative a maschi e 5005 a femmine) costituenti lo schedario «degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica sicurezza».

La tabella che si propone in questa pagina costituisce una estrapolazione delle posizioni relative ai sovversivi nati o residenti nei comuni di Comeglians (11), Forni Avoltri (3), Ovaro (10), Prato Carnico (84, di cui due donne), Ravascletto (6), Rigolato (35) e Sappada (5, di cui 1 donna).

Le persone coinvolte sono 154, nate tra il 1851 (Floreano Gonano, operaio anarchico di Prato Carnico) e il 1921 (Livia Cleva, antifascista di Prato Carnico, emigrata in Francia); schedate tra il 1904 (il primo è Osvaldo Toniutti nato a Prato Carnico nel 1874, muratore, anarchico, emigrato in Gran Bretagna) e il 1943 (l'ultimo è Antonio Casali nato a Prato Carnico nel 1895, agricoltore, antifascista, residente a Udine); suddivise tra anarchici (31), antifascisti (35), comunisti (35), socialisti (51), altri (2).

La distribuzione delle schede per anno di impianto evidenzia una vistosa assenza di nuovi inserimenti negli anni 1916-1924, il che facilita una suddivisione in due periodi corrispondenti grossomodo all'età giolittiana e alla dittatura fascista.

Nel 1904-1915 vengono impiantate complessivamente 33 schede, 21 delle quali nel biennio 1912-13. Prevalgono gli anarchici (22), seguiti dai socialisti (8), dai comunisti (2), e da altri (1).

Le 121 schede aperte ex novo nel 1925-1943 hanno un vistoso rigonfiamento nell'intervallo 1926-1932, nel corso del quale ne vengono composte ben 83 (29 delle quali nel 1929). Ai sovversivi tradizionali, tra i quali prevalgono i socialisti (43), seguiti dai comunisti (33), dagli anarchici (9) e dai repubblicani (1), si affiancano ora gli antifascisti (35).

I sovversivi emigrati durante il periodo di osservazione, in tempi e per periodi non specificati, sono 64, ben 30 di questi (15 canalotti, 10 rigoladotti e 5 di altre località) sono dati per emigrati in Francia. Gli Stati Uniti d'America ospitano 13 sovversivi (12 canalotti, due dei quali per alcuni periodi si spostano anche in Australia, e 1 di Forni Avoltri); quattro sono sparsi in altrettante nazioni europee (Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera); tre risiedono in Australia, due in Sud America, uno in Algeria e Iran, dieci in altre località italiane.

Il campo "annotazioni" è vuoto in 52 schede e in altre 38 contiene solo la voce "radiato", ovvero espunto, a un certo punto, dall’elenco dei soggetti da sorvegliare (ma alle volte ciò non sembra coerente con la durata del periodo di osservazione). Le 64 schede rimanenti contengono 93 annotazioni: 36 iscritti alla Rubrica di frontiera, 20 ammoniti, 17 radiati, 7 confinati, 6 diffidati, 5 denunciati per offese al capo del governo, 2 denunciati al Tribunale speciale.

I sette confinati sono: a) i sappadini Luigi Pachner, antifascista, maestro di sci e Pietro Sartor, comunista, avvocato, residente a Roma; b) Erminio Pustetto, comunista di Ravascletto; c) i canalotti Italo Cristofoli e Luigi D'Agaro, anarchici, Osvaldo Fabian, comunista e Eduardo Monaci, antifascista.

Gli schedati con mestieri di tipo intellettuale/professionale sono una esigua minoranza: 1 avvocato, 1 medico condotto, 1 maestro ai quali forse si possono affiancare anche un possidente e un pittore. Anche l'apporto dei piccoli imprenditori, artigiani o commercianti è modesto: un industriale, due commercianti, un negoziante/oste, un ragioniere/commerciante, un fotografo. Primeggiano i mestieri connessi all'edilizia (72 muratori, ai quali si aggiungeranno cementieri, carpentieri, manovali ecc.), seguiti da quelli legati al settore primario (contadino, agricoltore, bracciante, segantino, boscaiolo, ecc.) e ai servizi (calzolaio, domestico, intagliatore, tessitore…).

È segnalata, infine, la presenza di 23 schede biografiche in altrettanti fascicoli e di materiale a stampa in altri tre.

Le schede biografiche riguardano tre comunisti rigoladotti (Amedeo Candido, sorvegliato dal 1926 al 1942; Giovanni Giuseppe Pavona, dal 1926 al 1935; Giovanni Pellegrina, dal 1926 al 1942, emigrato in Francia), due comunisti di Ravascletto (Ermino e Lucio Pustetto), un antifascista di Collina (Severino Toch, residente a Susa, sorvegliato dal 1929 al 1942) e ben 17 canalotti; 9 anarchici (Amadio Casali, 1913-32; Giovanni Casali, residente in Francia 1912-33; Mattia Clauter, residente a New York, 1913-41; Italo Cristofoli, 1932-44; Luigi D'Agaro, 1915-42; Federico D'Agostini, 1912-25; Sebastiano Giacomo Giorgessi, 1913-29; Giacomo Gonano, 1908-1942 e Giacomina Petris, 1913-30), 4 comunisti (Bruno Agostinis, 1932-35; Giuseppe D'Agaro, 1912-31; Osvaldo Fabian, 1926-42; Cipriano Rupil, 1925-31), due socialisti (Luigi Grassi Biondi, medico condotto originario di Biancavilla, 1906-42 e Giovanni Toniutti, emigrato a Pittsburgh, 1906-42) e due antifascisti (Eduardo Monaci, emigrato a Ronzina di Cana[le]/Ročinj, 1932-42 e Livio Roia, 1932-36).

Il materiale a stampa riguarda tre socialisti, Giovanni Battista Gussetti di Rigolato, Giovanni Antonio Cleva di Pesariis e Alberto D'Agaro di Prato Carnico, emigrato in Francia.