Stabilimento orologeria da torre di Leonardo Solari e Figli di Pesariis (1880)

Una copia del dépliant pubblicitario qui trascritto, stampato nel 1880 a Rovigo, è conservata all'Archivio di Stato di Gorizia, Comune di Gorizia, B. 1432, Filza 3089, f. 90 (1886). Contiene diversi elementi interessanti per la storia dell'orologeria pesarina: la descrizione dettagliata degli orologi da torre offerti in quel periodo, dei materiali e delle macchine utensili con cui venivano realizzati, il costo di un prodotto medio, le condizioni di vendita, la aree in cui venivano installati,... Anche il luogo in cui il dépliant venne stampato desta una certa curiosità e testimonia indirettamente l'ampiezza delle relazioni intrecciate da Leonardo Solari e dai suoi figli. Infine un'importanza particolare è rivestita della dieci lettere di referenza, relative ad altrettante installazioni, con cui si chiude. (A. P.)

 

Frontespizio dépliant dello Stabilimento orologeria da torre di Leonardo Solari e Figli di Pesariis (1880)

 

I sottoscritti, fabbricatori di Orologi da Torre1, non solo continuano con tutta l'attività e l'impegno possibile ad esercitare la professione coltivata da oltre due secoli dai loro padri, ma eziandio si posero in condizione di introdurre nella loro arte tutte quelle migliorie che la meccanica moderna, suggerisce, vuoi in quanto concerne la perfetta lavorazione e scelta dei metalli, vuoi in quanto riguarda l'estetica dei singoli pezzi e dell'intera macchina, tanto più che vanno forniti pur anco di una grande piattaforma, di sistema perfezionato, per tagliare i denti delle diverse ruote dentate2.

Le macchine dei sottoscritti possono essere di qualsiasi grandezza e dimensione, e consistono: in un robusto ed elegante castello di ghisa bronzata (come si può scorgere anche dall'unita incisione) entro cui è disposto l'intero rotismo e su cui mettono capo tutti gli assi di rotazione, finemente torniti ed imboccolati in cuscinetti di bronzo.

Tutte le ruote si costruiscono in bronzo od in ottone, se i committenti non hanno difficoltà di incontrare una spesa alquanto maggiore; in caso contrario le grandi ruote si costruiscono in ghisa, senza punto danneggiare la solidità, durata ed esattezza della macchina; in ogni caso però i rocchetti, o pignoni sono d'acciajo.

Tra le diverse specie di scappamenti (che costituiscono la parte più importante e delicata dell'Orologio), viene scelto quello ad ancora di Grahm, essendo riconosciuto generalmente il migliore e più adatto nella costruzione degli Orologi da Torre.

La ruota di scappamento è, in ogni caso, costruita in bronzo, mentre i talloni dell'àncora sono di finissimo acciajo inglese, onde assicurare la necessaria durata e ridurre al minimo le resistenze d'attrito. Il lungo e pesante pendolo sostenuto da una laminetta d'acciajo molto elastica, è munito di un'asta che non risente gli effetti delle variazioni atmosferiche in modo, da non arrecare turbamento di sorta alla indicazione del tempo.

Per eliminare l'inevitabile ritardo nel frattempo che l'Orologio si ricarica, viene costruito un particolare congegno che fa conservare il regolare andamento del pendolo anche durante la montatura stessa.

Le macchine sono costruite in modo da poter segnare ore e minuti sopra uno o più quadranti esterni, di qualunque diametro, ed anche alla distanza perfino di cento metri dalla macchina, ed in qualsiasi direzione. Esse poi vengono anche munite di un piccolo quadrante interno, il quale oltre al servire di regolatore al Custode, con grande facilità serve a rimettere sull'ora precisa i quadranti esterni, senza bisogno di far scorrere la ruote od arrestare l'oscillazione del pendolo.

Dai sottoscritti vengono, pure somministrati quadranti dì cristallo trasparente, perfino d'un diametro di Metri 2:75 onde ravvisare anche di notte tempo, l'ora precisa, mediante illuminazione interna, così pure Campane di finissimo bronzo.

La macchina dell'Orologio stesso mediante un ingegnoso quanto semplice congegno, farà al nascer del giorno e ad un'ora determinata, spegnere le fiammelle illuminatrici, per non sprecare del gas invano, e per esimere dalla diligenza e schiavitù di un custode, il quale ogni mattina dovrebbe esercitare tale operazione.

I sottoscritti si obbligano di personalmente porre in opera le loro macchine sulle Torri, cui sono destinate, di accettare i pagamenti in rate (senza esigenza d'interessi), delle quali la prima verrà loro corrisposta all'atto del collocamento, verificazione e collaudo del lavoro, e le altre nei tempi e modi da convenirsi, e garantiscono la solidità ed esatto andamento delle medesime per il corso di tre anni.

Gli Orologi semplici, che i sottoscritti somministrano, battono e ribattono le ore dall'una alle dodici; altri poi battono anche i quarti, i quali per maggiore distinzione, vengono battuti a colpi alternati, e finalmente ne somministrano di quelli che ad ogni quarto ripetono anche le ore, e questi son quelli che in termine tecnico, diconsi Orologi a grande soneria.

Oltre a ciò si costruiscono Orologi con apposita soneria per dar gli opportuni segnali ad ore prestabilite; p. e. il mezzogiorno, mezzanotte, l'ora d'entrata ed uscita da Scuole, Uffici, Stabilimenti ec.

In quanto concerne il valore delle sovra indicate macchine, siccome esso dipende e dalla loro grandezza, e dalla maggiore o minor complicazione, nonché dalla qualità e finitezza dei metalli che voglionsi impiegare, così i sottoscritti si limitano ad indicare che le più semplici costano lire 1200, e proporzionatamente le altre a norma che si renderà necessario di adottare tutti od in parte degli accennati sistemi.

Allorché un Municipio (od altro committente qualunque) avrà presa la determinazione di procurarsi un Orologio, basterà che onori i sottoscritti dei seguenti schiarimenti necessari per stabilire le dimensioni che dovrà avere la macchina, cioè:

  1. Il peso approssimativo della Campana su cui il martello deve battere le ore;
  2. Se devono adottarsi uno o più quadranti e quale il loro diametro;
  3. Se oltre alle ore devono battere i semplici quarti, ovvero se ad ogni quarto devono ripetere anche le ore;
  4. Se dovrà essere munito della soneria d'ordine sopra accennata;
  5. Le dimensioni interne della Torre;
  6. In fine quale possa essere la discesa dei pesi motori.

Avuti questi dati, li sottoscritti gratuitamente si daranno premura di allestire e spedire apposito progetto, con esatte descrizioni e dimensioni del meccanismo, e colla relativa spesa da incontrarsi.

Per far conoscere poi ai signori Committenti in quale rinomanza trovasi la loro fabbrica, i sottoscritti credono opportuno di mettere loro sott'occhio alcuni dei tanti Attestati comprovanti l'esatto andamento e solidità dei loro Orologi e la piena soddisfazione di chi ebbe ad onorarli dei loro comandi, aggiungendo che finora hanno somministrato un numero stragrande di Orologi a Comuni di varie Provincie Italiane ed Estere, specialmente in Dalmazia ove ne installarono più di 100, e che al presente hanno incominciato a dar saggio dei loro lavori anche in Sicilia, attivandone molti a grande soneria, con quadranti trasparenti, con soneria d'avviso pel mezzogiorno, mezzanotte, entrata ed uscita dalle scuole.

Fiduciosi di venire onorati di frequenti ed importanti commissioni, si protestano

Pesariis il 1° luglio 1880

Devotissimi
Leonardo Solari e Figli

Regio Stabilimento del Cav. A. Minelli in Rovigo


Udine

La Congregazione Municipale della R. Città di UDINE
Certifica:

che Giovanni e Leonardo Fratelli Solari, Orologiai di Pesariis, eseguirono e posero in opera sulla Torre del Corpo di Guardia in questa Città, un orologio che batte e ribatte le ore mediante Automi, e i quarti a colpi alternati mediante apposita suoneria: esso è munito di due quadranti e di due trasparenti attraverso i quali di notte si scorgono segnate le ore ed i minuti.
Dichiara inoltre che dalli primi del 1852 a tutto oggi la macchina corrispose perfettamente.
Dalla Congregazione Municipale; Udine 22 settembre 1859.

Il Podestà - DELLA TORRE

Padova

Il Sindaco della Città di PADOVA
Dichiara:

che prese le debite informazioni gli risultò essere stato eseguito con precisione l'Orologio a quadrante trasparente a grande soneria applicato sul prospetto della R. Posta in questa Città dai fratelli Giovanni e Leonardo Solari di Pesariis, ed aggiunge che il suo andamento è regolarissimo.
Padova 17 maggio 1870.

Il Sindaco - ANDREA MENEGHINI

Chioggia

La Congregazione Municipale della Città di CHIOGGIA
Certifica:

che li signori Giovanni e Leonardo fratelli Solari di Pesariis, Provincia di Udine, distinti fabbricatori d'Orologi, nella quale professione si hanno già acquistata una bella fama, hanno costruito per il Comune di Chioggia un superbo Orologio a grande suoneria, vale a dire che batte i quarti e ad ogni quarto ripete le ore. I primi mediante trasmissione di movimento vengono battuti sopra una Campana collocata in una torre distante 60 metri da quella in cui è compresa la macchina d'Orologio; il quale inoltre dà movimento a cinque quadranti, uno interno in prossimità alla macchina e e serve di regolatore, due esterni della Torre nella macchina stessa, e due nell'altra Torre, distante, come si è detto, 60 metri dalla prima; ed eziandio mantiene il suo corso regolare anche nel frattempo della caricazione per effetto di apposito congegno.
Tanto l'Orologio, quanto i relativi suoi meccanismi, costruiti colle più precise e moderne regole d'arte, furono posti dai signori Solari in piena attività, e riscossero il plauso ed il contentamento dell'intiero paese.
Per il che la Congregazione Municipale altamente soddisfatta dell'intiera opera dei fabbricatori Solari, e dell'ottima riuscita della stessa, non può dispensarsi dal tributargli spontaneamente i più distinti encomj a loro onore e conforto e perché possano col presente farsi strada a nuove commissioni.
Chioggia li 17 ottobre 1865.

Il Podestà - ANTONIO NACCAR


Gli Assessori - BULLO - BONALDO
Il Segretario - GIUSTI
Rovigo

Il Sindaco della Città di ROVIGO
Certifica:

che li signori fratelli Giovanni e Leonardo Solari di Pesariis eseguirono lodevolmente la costruzione di un Orologio da Torre a grande suoneria, installato sulla Torre in piazza Vittorio Emannuele, e che il lavoro è sotto ogni aspetto commendevole, ed ha perciò riportato l'approvazione della Rappresentanza Cittadina e del Paese;
che la macchina dell'Orologio stesso, è tutta costruita in ottone ed è dotata di tre movimenti, dei quali il Primo serve a dare impulso a due indici che segnano ore e minuti sopra un ampio disco di cristallo trasparente; il secondo i quarti, ed il terzo le ore, avvertendo che quest'ultime vengono ripetute ad ogni quarto e che è munita di un piccolo quadrante interno che serve di regolatore e di un altro apposito congegno che fa mantenere il corso regolare alla macchina anche nel frattempo che viene montata.
Si rilascia la presente attestazione ai nominati signori fratelli Solari, in omaggio alla verità e perché possa servir loro di scorta per nuove commissioni. In fede ec.
Rovigo 22 aprile 1870

Il Sindaco - DE ROSSI

>Castelfranco Veneto

Il Sindaco della Città di CASTELFRANCO VENETO
Attesta:

che li signori fratelli Solari di Pesariis, Provincia di Udine, nell'anno 1874 costruirono e posero in opera nella Torre principale di questa città un grande Orologio per uso pubblico, con sfere che segnano le ore ed i minuti a due lati della Torre, e che batte ore e quarti, e che tanto per la sua perfezionata costruzione, quanto per la sua precisione, il detto orologio è un'opera veramente lodevole, che fa onore ai loro fabbricatori.
Castelfranco 27 novembre 1876

Il Sindaco - DOTT. GIUSEPPE ROSTIROLLA

Longarone

Il Sindaco di LONGARONE Provincia di Belluno
Certifica:

che li signori fratelli Solari di Pesariis furono li costruttori dell'Orologio attivato in questa Torre Campanaria, e gli gode l'animo di poter testificare che il medesimo, dopo una prova di ben sette anni, riuscì di generale soddisfazione, avendo mai sempre funzionato con regolarità ed esattezza.
Detta macchina, eseguita coi migliori sistemi d'arte, è d'una solida ed eccellente costruzione, dà movimento ad un quadrante che segna le ore ed i minuti alla distanza di metri 50 dalla macchina stessa.
Tanto si sente in debito dichiarare, in omaggio della pura verità.
Longarone 22 settembre 1876

Il Sindaco - DAL MULIN

Lonigo

Provincia di Vicenza
Il Sindaco della Città di LONIGO
Attesta:

che li fratelli Giovanni e Leonardo Solari di Pesariis fornirono e collocarono un Orologio da Torre sovra questo Palazzo di residenza Municipale, il quale corrisponde a dovere. Esso è formato a sistema moderno e, per quanto dichiarano gli intelligenti, colle migliori regole d'arte, riesce molto vantaggioso, perché batte, oltre alle ore, anche i quarti, e torna di maggiore servigio al pubblico, giacché il meccanismo muove le sfere di tre quadranti, di cui due alla distanza di metri 10, vale a dire l'uno respiciente la piazza maggiore, l'altro la piazza cavalli, mentre il terzo sta nella sala d'ingresso agli Uffici.
Lonigo 29 settembre 1876

Il Sindaco - DOTT. DOMENICO DONATI

Trieste

Il Magistrato della R. Città di TRIESTE
Dichiara:

che la costruzione dell'Orologio della Torre del nuovo Palazzo Municipale di questa Città, venne affidata alli fratelli Giovanni e Leonardo Solari di Pesariis, Provincia di Udine, e che il meccanismo riuscito soddisfacente, ha finora sempre regolarmente funzionato, distinguendosi sopratutto per la sua semplicità e finitezza di lavoro in ogni singola parte.
Oltre alle ore e minuti che questo Orologio segna sopra un quadrante trasparente del diametro di metri 2:70 esso trasmette il movimento alle braccia di due figure allegoriche poste in un piano superiore ai lati della Campana, che alternativamente battono e ribattono le ore, mentre i quarti vengono suonati da altri martelli indipendenti, che ricevono l'impulso dal meccanismo stesso.
Trieste 22 agosto 1876

Il Podestà - DOTT. MASSIMILIANO D'ANGELI

Buje d'Istria

La Rappresentanza Municipale della Città di BUJE nell'Istria
Dichiara:

che li fratelli Giovanni e Leonardo Solari di Pesariis, Provincia d'Udine nel Regno d'Italia, somministrarono a questa Città due Macchine d'Orologio, una colla semplice suoneria delle ore, e l'altra anche con quella dei quarti, che segna ore e minuti, mediante trasparente illuminato anche in tempo di notte, le quali Macchine, ispezionate da persone d'arte, dichiararono essere costruite colla massima precisione e coi più recenti metodi e sistemi d'arte, per cui tanto per l'esattezza che per la qualità del lavoro, li fabbricatori suddetti si resero meritevoli della piena soddisfazione di questi Cittadini e della civica Rappresentanza.
Dal Municipio di Buje in Istria; li 18 settembre 1876

Il Podestà - DOTT. VENIER

Zara

La Congregazione Municipale della Ducale Città di ZARA (Dalmazia)
Certifica:

che Giovanni e Leonardo fratelli Solari da Pesariis, Provincia d'Udine, eseguirono e posero in opera un Orologio sulla Torre del Corpo di Guardia sito nella piazza dei Signori di questa Città, il quale Orologio, oltre al battere i quarti a colpi successivi, ripete ad ogni quarto anche le ore, e di notte segna le medesime mediante trasparente. Il detto Orologio, collaudato da persone competenti, si dichiara eseguito colle più precise e moderne regole d'arte. La scrivente Congregazione poi, trova opportuno di dichiarare dal canto suo, che dal giorno in cui detto Orologio fu attivato, ha mai sempre perfettissimamente corrisposto.
Tanto la scrivente certifica a lode ed encomio dei predetti fratelli Solari.
Zara, 14 luglio 1863

Il Podestà - CONTE BEGNA


  1. Si tratta di Leonardo Solari (1822-1883), da Çhasutt di sora, e di due suoi figli: Antonio (1845-1929) e Mattia (1857-1931). In precedenza Leonardo aveva operato in società col fratello Giovanni Battista (1825-1879), da Çhasutt di sott (si vedano le attestazioni che chiudono il testo), che morì per malattia a Parenzo durante una trasferta lavorativa. Leonardo e Giovanni Battista erano figli di Antonio (1793-1852) Çhasutt, che nel 1852 installò con loro l'orologio di piazza Contarena a Udine, nipoti di Giacomo (1764-1826), che nel 1816 installò l'orologio sul palazzo della Borsa di Trieste, e pronipoti di altro Antonio (1738-1812), l'installatore dell'orologio di Cherso (1789) e capostipite dei Solari orologiai. 

  2. La dentatrice di sistema perfezionato venne introdotta nel 1867 da Giovanni Battista, il quale l'aveva "copiata" all'esposizione universale di Parigi (che aveva visitato quell'anno assieme ad altri artieri friulani su iniziativa, e a spese, della Deputazione Provinciale di Udine) e poi fatta costruire dallo Stabilimento Tecnico Triestino del Signor Giorgio Strudthoff