Testamento del viennese fonditore di campane Giovanni Battista Di Val nato a Sigilletto nel 1672

 

Sie kamen aus Friaul Eger Glockengießer Di Val und Vidal

Hellmut Heidl, Sie kamen aus Friaul Eger Glockengießer Di Val und Vidal, in «Egerer Zeitung», a. 27 (1976), n. 3 (marzo), p. 32-34, 47 (particolare).

I riscontri finora emersi dagli archivi locali sul fonditore di campane Giovanni Battista Di Val (Sigilletto 1672 - Vienna 1746) sono modesti. Nei registri parrocchiali di Forni Avoltri pare non esserci traccia del battesimo e perfino la sua cerchia famigliare rimane sostanzialmente sconosciuta. Recentemente, per la cortesia di Egidio Brunasso da Sigilletto e grazie all'intervento di Angelo Candido, è riemersa una traduzione del suo testamento svolta da un misterioso Don Marco cappellano. Non è mai stata citata dagli studiosi che si sono occupati di G. B. Di Val (ma, con tutta evidenza, non era loro sconosciuta); la veste tipografica con cui si presenta e il contenuto della breve presentazione di don Marco, fanno pensare a una pubblicazione avvenuta su un bollettino parrocchiale o a una similare di natura occasionale. Tuttavia ai fornetti finora interpellati il nome del cappellano non dice nulla.
Benché la traduzione del testamento presenti incertezze, ingenuità e imperfezioni (la sequenza dei punti del testamento, per esempio, "salta" il numero nove), si tratta senz'altro di un lavoro meritevole, degno di essere conosciuto, e per questo si è ritenuto opportuno pubblicarlo.
Contiene alcuni riferimenti alla terra natale e ai parenti di G. B. Di Val che forse potranno aiutare a individuare la sua famiglia d'origine; in particolare vengono nominati: la sorella più anziana Magdalena Floridin; i cugini Giuseppe Di Val (religioso e curatore testamentario) e Joseph Sprenger/Prenger; la cognata Jacomini, sorella della moglie; i nipoti Teresa Scherin, Margherita Wagerin, Peter Anton Jacomini (erede universale, figlio della sorella e a sua volta fonditore di campane, morto a Passau nel 1789) e un Johann Jacomini apprendista fonditore di campane presso Franz Scheichel.
Le narrazioni storiche italiane su Giovanni Battista Di Val si basano essenzialmente, salvo qualche ulteriore apporto, sulle ricerche dell'ing. dipl. Hellmut Heidl di Bad Homburg, discendente dei Di Val, che nel 1976 pubblicò un famoso articolo sull'«Egerer Zeitung» (Sie kamen aus Friaul Eger Glockengießer Di Val und Vidal), dichiarandosi «sempre disponibile per informazioni riguardanti le fonti». Nel quaderno n. 9 del Centro Regionale di Catalogazione dei beni culturali, dedicato a Forni Avoltri, contenente l'inventario dell'archivio delle parrocchie di Frassenetto e Collina redatto (1980) dal parroco di allora mons. Carlo Costantini, è evidenziata una busta relativa al Legato di G. B. Di Val 1741. Tullio Ceconi in appendice al saggio Migrazioni e migranti dell'Alta Val Degano. XVII e XVIII secolo (2009) ha inoltre riprodotto un documento dattiloscritto, di cui non è indicata la collocazione, contenente la trascrizione di una copia originale manoscritta datata Vienna 28 marzo 1764, con traduzione italiana autenticata nel 1777 dal notaio Antonio Morassi di Cercivento («ex autographo germanico in pergamena Sigillo pendente sub ligno munita vertit integra fide et subscriptis L. Antonius Morassi»), in cui un funzionario certifica l'attuazione del predetto legato a favore della chiesa di Sigilletto da parte della Fondazione Di Val.
Altra documentazione sulla successione di G. B. Di Val, sulla Divallschen Stiftung e sul curatore testamentario Joseph Di Val è segnalata dall'inventario, consultabile online, dell'Archiv der Universität Wien, segnature: J Alt 5.4 (copia testamento G. B. Di Val), J Alt 5.5 (rivendicazioni Ivokapelle sull'amministrazione Joseph Di Val), J Alt 5.6 (lascito a favore del Schottenklosters), J Alt 5.7 (obbligo dell'Oberkammeramt di corrispondete un interesse del 5% per 5.400 fiorini), J Alt 5.8 (Storno del beneficiario Joseph Wogleitner sull'adempimento degli obblighi della Fondazione Divall), ecc. fino al n. 5.26; J Alt 7.1.45 8 (lasciti di Johann Divall per varie chiese); AT-UAW/Ladula V.20 (lettera di donazione per una messa quotidiana nella chiesa parrocchiale di St. Ulrich); J Alt 7.2.31 (lettera del commissario e beneficiario dell'Ivokapelle, Franz Karl Heisler (Heißler) e Joseph Divall , al preside e alla facoltà di giurisprudenza); J Alt 7.1.34 (istruzioni per il beneficiario Joseph Divall); J Alt 7.1.43 (controversie tra l'Ivokapelle, la Facoltà di Giurisprudenza e Joseph Divall); J Alt 1.5.81 (Dichiarazione del beneficiario Joseph Divall sui costi per la festa di dedicazione dell'Ivokapelle).
(A. P.)


Nota di don Marco, cappellano
Riporto questo documento, non come una curiosità dei secoli scorsi, o come nota di costume, ma perché dopo averlo letto possiamo soffermarci a pensare come da sempre la terra della Carnia abbia generato figli operosi e onesti, che attraverso il loro lavoro e la loro industria hanno dato tanto lustro e onore alla nostra Piccola Patria. Giovanni Battista di Val nato a Sigilletto, frazione di Forni Avoltri e emigrato a Vienna aveva racimolato, con il suo lavoro di fonditore di campane, una fortuna immensa, si era fatto un nome: sia per noi ancora oggi un esempio di alacrità, di amore al proprio lavoro e alla propria terra, di generosità verso i più poveri e di grande fede in Dio. Ognuno tragga le proprie conclusioni!
don Marco, cappellano.

In nome della SS. Trinità di Dio Padre del Figlio e dello Spirito Santo Amen.

Io, Giovanni Battista Di Val, cittadino e proprietario della casa «Zu den Schimmel»1, presso S. Ulrico sotto Gurts2, considerando la vita passeggera dell'uomo, il sentimento mi ha condotto a meditare alla morte che a ognuno di noi l'ora rimane sconosciuta.

Allora io per evitare discussioni e per la salute della mia Anima nell'abbandonare le cose terrene, in piena e sana facoltà mentale lascio per iscritto le disposizioni delle ultime mie volontà le quali anche dopo la mia morte voglio vengano conservate.

  • 1) La mia povera anima, al congedo dal corpo la affido all'infinita misericordia di Dio, in modo che essa attraverso la passione e morte di Gesù Cristo, la mediatrice Maria SS. Madre di Dio e tutti i cari Santi venga accolta nella beatitudine eterna.
    Il mio corpo venga sepolto, secondo il costume cattolico, nella Parrocchia di S. Ulrico3 nella tomba di mia proprietà.
  • 2) Lascio 1500 Fiorini per 3.000 SS. Messe per il conforto della mia povera anima. Questi debbono essere distribuiti in diverse Chiese.
  • 3) Lascio ai poveri della Hauptkasse 100 Fiorini, inoltre un legato ai poveri di Langen Keller di 200 Fiorini, ancora 200 Fiorini ai poveri di Langen Keller e questi vengano distribuiti da mano a mano.
    Lo stesso alla nuova Casa dei poveri (Armenhaus) in S. Ulrich unter Gurts, lego 100 Fiorini come legato, come pure ancora 100 Fiorini; questi vengano distribuiti ai poveri da mano a mano.
  • 4) Lascio un legato di 50 Fiorini all'ospedale di S. Giovanni Nepomuceno, come pure 50 Fiorini ai degenti poveri che ivi si trovano o vengano distribuiti da mano a mano.
    A questo ospedale lego un'offerta di 1000 Fiorini per la pia opera e lascio a mio cugino Sig. Giuseppe Di Val che scriva una lettera su questa offerta e resti a mia memoria perenne.
  • 5) Lascio per la fondazione della Pillotschen 500 Fiorini e il letto in cui giaccio. All'ospedale spagnolo4 lascio 200 Fiorini, all'ospedale Kreutzherrn5 100 Fiorini come pure nell'ospedale Liverey 100 Fiorini.
  • 6) Lascio alla Nuova Casa dei poveri in S. Markus 200 Fiorini, al Strudelhof 100 Fiorini, all'orfanotrofio per i bambini poveri nella Wuhringer Gasse 200 Fiorini, e per lo bambine povere dello stesso 200 Fiorini.
  • 7) Lascio allo 8 seguenti Case dei povveri: St. Markus, Burgerspital, Plagbaun Lazarett, Amthaus, Zuchtaus (prigione), Stockhaus e alla casa di lavoro dei poveri in Zuknthaus, ognuno 25 Fiorini, somma totale 200 Fiorini.
  • 8) Lascio alla fraternità St. Josepf presso i PP. Carmelitani in Leimgrube 100 Fiorini, alla fraternità del S. Angelo Custode in Wieden 50 Fiorini e alla fraternità presso i PP. Domenicani 50 Fiorini.
  • 10) Lascio al convento Maria Hilf 200 Fiorini, ai PP. Carmelitani in Leimgrube 400 Fiorini, ai PP. Scolopi 200 Fiorini, ai PP. Trinitari così chiamati Bianchi Spagnoli 200 Fiorini, ai PP. Agostiniani nella Lundstr. 100 Fiorini, ai PP. Paolini di Wieden 100 Fiorini, ai PP. Serviti in Rossau 100 Fiorini, agli ecclesiastici di S. Filippo Neri 100 Fiorini; ai F.F. della Misericordia nella Leopoldstad 100 Fiorini.
    Ai PP. Agostiniani in Maria Brunn 100 Fiorini e ai PP. Carmelitani in Leopoldstadt 100 Fiorini, tutto insieme un totale di 1700 Fiorini.
  • 11) Lascio ai seguenti Conventi di Cappuccini in St. Ulrich in Vianue, di Madling, di Neustadt, di Tulln, di Kornneburg, di Krems, di Furfkirchen, di Tockei e di Pasin, ogni convento 100 Fiorini per 200 S.S. Messe, dopo ancora 200 Fiorini per convento come elemosina.
    Come pure al resto dei poveri Conventi dei Cappuccini dell'Ungheria lascio in elemosina 500 Fiorini, un totale di 3500 Fiorini.
  • 12) Lascio alla Casa di Dio di Ascherhofen 100 Fiorini.
  • 13) Lascio alla mia cuoca Elisabeth Ginter oltre gli indumenti da lutto e il suo letto personale anche una somma in contanti di 100 Fiorini, al mio servitore Johannes Enunich oltre ai vestiti da lutto lascio 200 Fiorini, e a Katharina Orban, che un tempo prestò servizio in casa mia 100 Fiorini.
  • 14) Lascio 1000 Fiorini ai poveri malati tutti nei dintorni e vengano distribuiti da mano a mano.
  • 15) Lascio al Convento Maria Hilf una somma di 1200 Fiorini come offerta perché venga settimanalmente celebrata una S.S. Messa per me e per i miei amici in perpetuo.
  • 16) Lascio un’offerta alla Chiesa (Convento) Mont Lerath di 1000 Fiorini per i quali venga celebrata ogni sabato una S.S. Messa sull'Altare di S. Nicola per me e i miei amici in perpetuo.
  • 17) Lascio la somma di 6500 Fiorini per la celebrazione giornaliera di una S.S. Messa letta da un prete secolare sul mio Altare nella parrocchia di St. Ulrich per me e i miei amici.
    Gli interessi di questo capitale ammonterebbero a 325 Fiorini, al Beneficiato 100 Fiorini annui, 25 alla Chiesa per l’uso dei paramenti, vino e candele.
    Per primo beneficiato di questo nuovo beneficio nomino il mio cugino Giuseppe Di Val il quale per iscritto decida a suo piacimento secondo le circostanze e le necessità.
  • 18) Lego alla Parrocchia di St. Ulrich 500 Fiorini come capitale con gli interessi del quale venga mantenuto in ordine il mio Altare, come non meno venga ogni 7 anni rinnovata la Bolla Pontificia dei Privilegi.
  • 19) Lascio alla Parrocchia di S. Giovanni Battista del mio luogo natio 500 Fiorini, poi alla Capella di S. Gottardo in Sigilletto oltre ai 400 Fiorini già ricevuti, ne riceva ancora 600 per un capitale di 1000 Fiorini.
    Questo capitale venga collocato sicuro e con gli interessi vengano lette due S.S. Messe settimanali per me e per i miei amici.
  • 20) Lascio alla mia cognata Jacomini sorella di mia moglie in mio ricordo 100 Fiorini, alla mia più vecchia sorella Magdalena Floridin 500 Fiorini.
    Per il resto dei parenti del mio paese lascio 300 Fiorini. Por i poveri e bisognosi del mio paese natio lascio 100 Fiorini, e vengano divisi e distribuiti da mano a mano.
  • 21) Lascio a Johann Jacomini, il quale apprende la professione di fonditore di campane presso il Sig. Franz Scheichel 200 Fiorini, i detti soldi restino affidati al Sig. Scheichel e li deve consegnare in caso di bisogno, o quando con questi ha la possibilità di farsi la sua fortuna.
  • 22) Lascio alla signora Barbara Krey 200 Fiorini, alla sorella Cecilia 100 Fiorini, al mio figlioccio in Hofners Zell, Johann Jacob negoziante 200 Fiorini a mio figlioccio in «Goldenen Hirschen» Johann Baptist Wimmer 200 Fiorini.
    Alla signora da me assistita Katharina Link, degente all'ospedale di S. Giovanni Nepomuceno, lascio 100 Fiorini e ai tre bambini della povera vedova Majer, Giovanni, Giuseppe e Pietro ognuno 50 Fiorini un totale di 150 Fiorini.
    Al figlio dello scultore Furst, Johann, nella Josephstadt lascio 50 Fiorini. Alla signora Gottel Barbara Himmelbeier tutto quello che esiste nel mio Gabbinetto, all'inifuori delle Reliquie, dell'inginocchiatoio e diversi quadri che vadano al Rev.mo Padre Joseph Di Val.
  • 23) Lascio ai P.P. Minoriti di Thulln 200 Fiorini, i quali vengano trattenuti sul mio capitale qui esistente.
    Anche la statua di ottone di Giovanni Nepomuceno la lascio ai P.P. Minoriti. Il quadro sul mio altare in Thulln nominato Maria Zell, venga portato sul mio Altare nella Parrocchia di St. Ulrich e venga applicato alla lancia d’argento.
  • 24) Lascio alla signora mia nipote Teresa Scherin 200 Fiorini, alla signora mia nipote Margherita Wagerin abitante in Wohenstrauss in Oberpfalz, la località Zehnt presso Freistatt nell'Austria superiore presso i contadini Auerbach e Ilirbach, riservando che se volessero vendere, di cederlo al mio erede universale Peter Anton Jacomini.
  • 25) Lascio al mio cugino Joseph Sprenger 500 Fiorini alla sua moglie Elisabeth pure 500 Fiorini, alla loro figlia Katharina 100 Fiorini e la casetta di St. Elste con un totale per tutti tre di 1100 Fiorini.
  • 26) Lascio al mio cugino Joseph Di Val un ricordo 1000 Fiorini. Lo nomino anche Esecutore Testamentario con la preghiera, che diventando il mio erede universale deva provvedere ad eseguire in tutti i punti con esattezza e santamente le mie ultime volontà.
  • 27) Ordino che dopo la mia morte, la casa di mia proprietà sotto Gurts in St. Ulrich chiamata «Zu den Schimmel» la cedo con un contratto di vendita al prezzo di 12000 Fiorini (dodicimila) a mio cugino Joseph Pfrenger, il quale dopo l'anno dal giorno in cui ho nominato il mio erede universale, di versare a questo la percentuale dell'interesse del 5%, in più l’acquirente deve provvedere come prescritto a pagare le spese catastali e i passaggi di proprietà e tulle lo spese che incorrono a tale riguardo.

Infine come di consueto ogni testamento fatto con criterio ordina un crede universale, così nomino mio erede universale il figlio di mia sorella naturale Peter Anton Jacomini fonditore di campane in Passau, il quale le stesse soprannominate e specificate volontà oppure per Codicillum dette legate, deve fedelmente eseguirle soprattutto quelle del proprietario che non ha obbligazioni con parenti od altri.

Con il resto del mio patrimonio, tutto quello che sia e a qualsiasi nome abbia, togliendo nulla, Egli è il mio erede universale come fosse sua proprietà e deve decidere e fare a piacimento come meglio crede essendo assoluto padrone.

Nel caso che il mio erede universale non dovesse eseguire le mie volontà, lascio a lui un legato di 1000 Fiorini a mio ricordo e al suo posto nomino la Parrocchia di St. Ulrich mia erede universale, con la clausola che tutti i legati nominati e da nominare vengano eseguiti santamente e con fiducia e senza trattenute.

Questa è dunque la mia ultima volontà e idee messe a punto anche secondo la Legge austriaca.

Quando non fosse valido in forma di un testamento regolare allora abbia forza di Codicillum, oppure intestato e in tutte le altre vie sia riconosciuto valido.

Prego le rispettabili autorità di avere la bontà di far rispettare le mie ultime volontà e di non permettere che si facciano le cose al contrario, ma siano eseguite in tutti i punti.

Per confermare questo documento ho scritto in buona salute e in piena lucidità mentale le mie ultime volontà formulate e firmate.

I due testimoni sotto firmati li ho pregati, senza impegno e senza comportare loro alcun danno di testimoniare e firmare le mie ultime volontà. In piena fiducia e senza compromessi.

Questo documento, nel deporre le mie ultime volontà e idee, lo iniziai nel nome della S.S. Trinità e lo chiudo anche a nome di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.

Avvenuto a Vienna presso (...) Ulrich unterm Gurts il 20 Giugno 1746


  1. La casa "Bei den sechs Schimmeln“, ubicata nel settimo distretto di Vienna, ora in Ulrichsplatz 12 (Johann Baptist Divall, Wikipedia, cons. il 24.07.2022). 

  2. St. Ulrich ora fa parte del settimo distretto di Vienna, ma fino al 1850 era indipendente (Sankt Ulrich (Wien), Wikipedia, cons. il 24.07.2022). 

  3. Attualmente ha sede in St. Ulrichs-Platz 3, 1070 Wien (Römisch-katholische Pfarre St. Ulrich, cons. il 24.07.2022). 

  4. L'ospedale Spagnolo (9., Boltzmanngasse 9-9 a), fondato da Carlo VI, finito di costruire nel 1723, incorporato nel (Spanisches Spital, Wien Geschichte Wiki, cons. il 24.07.2022). 

  5. Ospedale dei Cavalieri della Croce con la Stella Rossa (Kreuzherren mit dem roten Stern, Geschichte Wiki, cons. il 24.07.2022).