Catasto beni di seconda stazione (case) - 1811/13

Le operazioni di formazione del catasto napoleonico produssero una serie notevole di documenti. Oltre ai cosiddetti sommarioni, all'Archivio di Stato di Udine (ASU) sono conservati i registri delle notifiche dei beni, i catastrini comunali e dei beni di seconda stazione (catasto case). Questi ultimi contengono l'elenco dei possessori, i numeri civici delle case e il loro valore d’estimo (con note sui passaggi di intestazione e sgravi); le colonne relative ai numeri di mappa dei beni censiti sono rimaste sistematicamente vuote.

Per quanto riguarda Rigolato, i fascicoli del fondo Catasto napoleonico conservati all'ASU, hanno le seguenti segnature: 279 (Catasto dei Beni di Seconda stazione della Comune di Givigliana), 365 (Catasto dei Beni di Seconda stazione della Comune di Magnanins e Valpicetto), 606 (Catasto dei Beni di Seconda stazione della Comune di Rigolato e Ludaria), 785 (Catasto dei Beni di Seconda stazione della Comune di Vuezzis e Gracco).

Nella tabella sottostante i dati sono esposti in ordine di numero civico.

Casa di Muço nel 1909

Casa di Muço sede, in epoca napoleonica, della prima municipalità di Rigolato, in una foto del 1909
(Archivio Fotografico Soprintendenza ABAP - Ufficio di Udine)

Molti sono i punti di interesse di queste registrazioni. Per esempio si scopre che il primo municipio di Rigolato (il comune moderno, con le sue frazioni, era appena nato) aveva sede nell'edificio n. 43 di Rigolato, di proprietà di Gio. Giuseppe Capellari, futuro vescovo di Vicenza e rettore dell'Università di Padova, che non mancava di seguire con attenzione la riscossione dei canoni di affitto, sollecitando prontamente i pagamenti scaduti. La casa in questione occupava la particella catastale n. 407 (si veda la tabella Opifici, edifici abitativi e agricoli, manufatti nel Catasto napoleonico), corrispondente all'area occupata dalla casa di Muço, successivamente utilizzata anche come scuola, sala da ballo, negozio...