Tre lettere di Giovanni Solari legate all’Esposizione Universale di Parigi del 1867

Si presentano tre lettere di Giovanni Solari legate all'Esposizione Universale di Parigi del 1867, indirizzate all'Amministrazione Provinciale di Udine che aveva promosso una visita (si veda anche il «Rapporto della Esposizione Universale di Parigi del 1867 di me Giovanni Solari di Pesariis, Fabbricatore di Orologi da Torre» già pubblicato su questo sito). I documenti sono conservati all’Archivio di Stato di Udine, Provincia di Udine, B. 915, f. 6 (1867-1878).
Per rafforzare la sua domanda di partecipazione (30.7.1867, prima lettera) Giovanni Solari aveva allegato quattro attestati, «tacendo di molti altri», rilasciati da amministrazioni pubbliche. La richiesta venne selezionata da un'apposita commissione tra quelle meritevoli di essere accolte nonostante fosse stata inoltrata in leggero ritardo rispetto al termine stabilito, in quanto Giovanni Solari si trovava in viaggio in Dalmazia, dalla quale era appena rientrato. La partenza da Udine per Parigi avvenne pochi giorni dopo, il 15 agosto 1867.
La seconda lettera (30.9.1867), scritta dopo il rientro da Parigi, contiene un accenno a 250 franchi erogati dall'Amministrazione Provinciale a ciascuno dei partecipanti «per acquisto attrezzi di nuova invenzione e riferibili al perfezionamento dell'Arte».
Nella terza (30.10.1867) viene chiarito quest'ultimo aspetto. L'alto costo della dentatrice che avrebbe voluto acquistare ― e anche dei soli suoi elementi principali ― spinse Giovanni Solari a farla costruire autonomamente presso lo
Stabilimento Tecnico Triestino del Signor Giorgio Strudthoff, delle cui capacità si fidava in quanto l'anno precedente vi aveva acquistato un tornio «che agisce colla forza dell'acqua, il quale molto bene gli serve». La cosa andò poi effettivamente in porto in tal modo, in quanto Leonardo Solari, in un dépliant pubblicitario stampato nel 1880, vi accenna esplicitamente.
Ciò consente di datare l'introduzione di due nuove macchine nell'officina dei Fratelli Solari: 1866, nuovo tornio; 1867, nuova dentatrice.
(A. P.)

 

30 luglio 1867

All'Onorevole Collegio Provinciale di Udine

Reduce in questi giorni dalla Dalmazia, lo scrivente venne a cognizione che codesto Onorevole Collegio Provinciale ha divisato di spedire N. 8 individui appartenenti alle Classi degli Artisti, Artieri ed Industrianti di questa Provincia all'esposizione Generale di Parigi, invitando chi credesse ad aspirare.

Desideroso di acquistare sempre maggiori cognizioni nell'Arte di Oriuolajo da esso esercitata, in cui ebbe la compiacenza di soddisfare alle esigenze di molti Municipii che lo onorarono di loro commissioni, come sarebbero quello di Zara, di Badia, di Chioggia, di Padova e di Udine, il che risulta dagli Attestati che si allegano1, tacendo di molti altri, prega codesto Spettabile Collegio a volerlo avere tra gli aspiranti, ed a suo tempo rimettere gli uniti certificati.

Pesariis li 30 luglio 1867

Giovanni Solari
Fabbricatore d'Orologi

30 settembre 1867

Alla Spettabile Deputazione Provinciale di Udine

Per affari di somma urgenza il sottoscritto veniva richiamato da Parigi alla Patria. Trovandosi nel suo passaggio per Udine, ad ora incompetente d'Ufficio, non poté come veramente lo desiderava, presentarsi personalmente a codesta Onorevole Deputazione per porgerle i debiti ringraziamenti. Quello però che non fu effettuato a parole, si fa un dovere di renderlo manifesto colla presente.

Grato oltremodo si dichiara a codesta Onorevole Deputazione del benemerito e provvido pensiero di inviare degli Artieri alla Esposizione di Parigi, fra cui veniva scelto ed inviato anche il sottoscritto affine di istruirsi e di perfezionarsi sempre più nella sua Arte di Orologiajo; dove per di il vero, ebbe la soddisfazione di osservare e studiare i diversi e nuovi sistemi di costruzione che ha accennato nella sua relazione.

Infinite grazie esso ne rende per i mezzi di soccorso che codesta Onorevole Deputazione si è degnata di accordargli per spese di viaggio e fermata non solo, ma anche per la somma di 250 franchi speditigli per acquisto attrezzi di nuova invenzione e riferibili al perfezionamento dell'Arte sua.

D'ora innanzi non mancherà il sottoscritto di corrispondere coi suoi lavori allo scopo della sua missione, ritenendo di dare in pari tempo un'attestato di gratitudine a quelli che gentilmente si prestarono in suo favore e che con ragione lo possono pretendere.

Pieno della più sentita stima e col massimo rispetto ha l'onore di ripetersi

Pesariis 30 Settembre 1867

Devotissimo ed Umilissimo Servitore
Giovanni Solari

30 Ottobre 1867

Egregio Signore

Pesariis 30 Ottobre 1867

Nell'occasione che il sottoscritto trovavasi a Parigi non avendo potuto combinare pell'oggetto che desiderava, cioè una Piattaforma, Macchina che serve a tagliare i denti alle ruote per Orologi da Torre, a mottivo che gli veniva ricercato da due mila a tre mila Franchi, perciò in uno all'Ottimo Signor Direttore Andrea Scala2 stabiliva di ordinare soltanto il desco o piatto, riservandosi poi di ordinare le parti rimanenti nel Stabilimento Tecnico Triestino del Signor Giorgio Strudolf3.

Da lettera ricevuta tempo fà dal Signor Scala, rilevò che il sud. disco verrebbe a costare franchi 520.- quindi caro oltremodo, per cui il sottoscritto fu costretto a sospendere l'acquisto, e pregarlo invece a spedire l'importo, che codesta Inclita Deputazione si compiacque di assegnargli, al sud.o Sig. Strudolf avendo già data al medesimo l'ordinazione dell'accennata Piattaforma, la quale verrà a costare senza confronto di meno di quella di Parigi, e sarà eseguita con tutta precisione, e di ciò il sottoscritto ne è sicuro giacché l'anno scorso nel medesimo Stabilimento fece acquisto di un Torno che agisce colla forza dell'acqua, il quale molto bene gli serve.

Ieri nuovamente ebbe notizie dall'anzidetto Sig. Scala, con cui gli fa conosce che l'importo sud. lo ha invece rimesso a codesta Spettabile Deputazione, e che il sottoscritto si rivolga e concerti con Sua Signoria.

Esso pertanto ritiene certamente che Ella non avrà nulla in contrario che così impieghi il suo corrispettivo, ed allorquando la Piattaforma sarà costruita, se crederà opportuno gliela farà ostensibile, ed in allora avrà la compiacenza di fargli la consegna di Franchi 250 stati a lui assegnati, e così possa far fronte in parte alla spesa che à per incontrare.

Frattanto rinnova i ringraziamenti per tanti favori usatigli da codesta Onorevole Deputazione, e col piacere di vedersi onorato con un gentile riscontro rispettosamente passa a firmarsi.

Di lei
Umilissimo Devotissimo Servitore
Giovanni Solari
Fabbricatore d'Orologi


  1. È probabile che gli attestati relativi a Udine, Zara e Chioggia corrispondano a quelli poi pubblicati da Leonardo Solari e figli nel 1880 in calce al dépliant a cui si è accennato in premessa, in quanto hanno date compatibili. 

  2. Sull'architetto Andrea Scala si veda la relativa voce del "Nuovo Liruti", scritta da Alessandra Biasi, consultabile online

  3. Ovvero Giorgio Strudthoff, il «capitano di lungo corso di Brema» padre della cantieristica triestina. I suoi figli nel 1857 fondarono lo Stabilimento Tecnico Triestino, società per azioni in cui conferirono liquidi, beni e attività, compresa la Fabbrica macchine S. Andrea, «mentre il capitale restante fu sottoscritto dal barone Pasquale Revoltella, dal commerciante Edmundo Bauer e dalla banca triestina Reyer e Schlick. Nell'ottobre del 1858 il cantiere iniziò l'attività con 85 operai, poi tra il 1859 e il 1861 vennero varate cinque cannoniere commissionate sempre dalla Marina da guerra austriaca», Daniele Andreozzi, «"Gli urti necessari". Dalla manifattura all'industria (1718-1914)», in Storia economica e sociale di Trieste. La città dei traffici. 1719-1918, Lint, Trieste, 2003, p. 607 e 609.