Non ci sono record
1
1270
1270 novembre 12
Ovaro
Vendita
I fratelli Nicolò e Giacomo da Chialina, avendo ricevuto la somma di cinquantaquattro soldi, consegnano a Bartolotto da Agrons vicario della pieve di S. Maria di Gorto, agente a nome della camerario della medesima pieve, un “beazo” sito in ''Subvia'', presso Ovaro. Quindi lo stesso prete Bortolotto, sempre a nome della camerario della pieve, affitta tale terreno in ragione di livello per cinque denari aquileiesi a Pietro da Ortal di Ovaro e a sua moglie Margherita detta "Alba”
APG
GDO
2
1417
1417 gennaio 11
Noiareto di Agrons
Testamento
Leonardo del fu Bernardo da Ovasta, costruttore di ruote abitante a Noiareto di Agrons, essendo vecchio e malato, fa testamento e chiede di essere sepolto presso la pieve di Gorto, cui lascia annualmente dopo la sua morte sei soldi; altrettanto lascia alla chiesa dei Santi Michele e Elena, sita nel cimitero della pieve, mentre alle altre chiese filiali ed ai due sacerdoti residenti nella pieve lascia tre soldi. Inoltre per il suo anniversario dispone un legato di mezza marca di soldi, con la quale si distribuirà un'elemosina nel villaggio di Ovasta, e lascia nove soldi all’anno al sacerdote officiante nella chiesa di San Odorico di Ovasta, affinché celebri nel giorno del suo anniversario. Infine, nomina erede universale di tutti i suoi beni la figlia Comina.
APG
GDO
3
1432
1432 aprile - maggio
Luincis
Sentenza arbitraria
Essendo sorta una lite per l'eredità della defunta Maddalena del fu Leonardo da Noiareto di Agrons, le parti in causa, ovvero Clavaiano del fu Nicolino da Stali di Entrampo, procuratore del cognato Domenico del fu Leonardo de Avausa, e Domenico del fu Martino da Luint, concordano nel nominare arbitri e compositori della lite Gortano del fu Giovanni pellaio da Luint, Giovanni del fu Biagio da Luincis, Enrico del fu Giovanni Longo da Luincis e Giacomo Vidussi da Liariis. Detti arbitri e compositori stabiliscono che le parti dovranno provvedere ai legati in memoria del defunto Bernardo da Ovasta, di sua figlia Comina da Agrons e di sua nipote Maddalena, pagando ogni anno quanto disposto sia in favore dei sacerdoti della pieve di Gorto, che della confraternita dei Santi Michele e Elena; i rimanenti sessanta soldi annuali spetteranno a Domenico del fu Leonardo da Avausa. Infine, gli stessi arbitri e compositori riconoscono Domenico del fu Martino da Luint quale erede universale di tutti i beni e diritti spettanti a tale eredità.
APG
GDO
4
1457
1457 agosto 6
Luincis
Livello
Pietro di Antonio Raineri da Agrons vende per venti lire di soldi a Leonardo del fu Francesco da Agrons, agente a nome del figlio Nicolò, la responsione di un livello di venti soldi, da pagarsi ogni anno su certi beni comprati a Leonardo Catani da Cella: due campi e due prati presso Agrons in ‘Val de Subvia’.
APG
GDO
5
1467
1467 giugno 26
Cella
Legato
Leonardo del fu Giacomo da Noiareto di Agrons dispone un legato di due libbre d’olio per la pieve di Santa Maria di Gorto, obbligando i suoi beni sili in 'Prenzis ’: una casa facente parte di un manso, un bearzo, tre "vidrine" e due prati.
APG
GDO
7
1511
1511 marzo 24
Ovaro
Ricognizione di debito e ipoteca
Giovanni di Miniutta da Avaglio abitante a Lenzone si riconosce debitore verso Francesco del Monaco da Agrons, agente per sé e fratelli, della somma di cinquantatré lire di soldi, che egli promette di saldare allo stesso Francesco entro la successiva festa di san Giorgio, obbligando un suo mulino con roggia in Baus, nelle pertinenze di Chialina.
BCU, ms. 1455
GDO
8
1511
1511 giugno 18
Ovaro
Vendita
Poiché Osvaldo del fu Daniele da Noiareto di Agrons aveva venduto per sette ducati a Benedetto del fu Ermanno da Mione un certo prato con diritto di recupera per un prezzo inferiore al suo valore effettivo, e non potendo rivendicare la proprietà, ora egli conferma la vendita con l'addizione di tre ducati, giacché il prato ne valeva dieci.
BCU, ms. 1455
GDO
9
1511
1511 giugno 30
Ovaro
Vendita
Osvaldo del fu Daniele da Noiareto di Agrons vende per sessantotto lire di soldi a Benedetto del fu Ermanno da Mione un prato con una staipa nelle pertinenze del monte di Prencis, in località Lo Prat de Gof.
BCU, ms. 1455
GDO
10
1511
1511 ottobre 2
Ovaro
Procura
Riunitisi i gismani del canale di Gorto, vassalli gismani e feudatari della Chiesa di Aquileia, aI fine di nominare un proprio rappresentante per ottenere conferma delle proprie investiture, danno piena licenza e facoltà al capitano Battista Blasii da Luincis, a Cristoforo detto Pizul da Agrons e a Giovanni Carlevariis da Luincis di nominare Bernardino Valentini da Luincis loro rappresentante e procuratore.
BCU, ms. 1455
GDO
11
1512
1512 [gennaio …]
Ovaro
Livello
Giovanni del fu Enrico di Miniutta da Avaglio abitante a Lenzone vende per sessanta due lire di soldi a Francesco del fu Giovanni del Monaco da Agrons la responsione di un livello di sei quartari di frumento, che verrà pagata dal venditore e dai suoi eredi su un mulino sito nelle pertinenze di Chialina, in località Baus; egli obbliga in garanzia anche i suoi beni di Lenzone, ovvero una casa con bearzo in località Prat e un campo in località Riu.
BCU, ms. 1455
GDO
12
1512
1512 [gennaio …]
Patto di recupera
Francesco del fu Giovanni del Monaco da Agrons, anche a nome dei fratelli, promette di rivendere detta responsione livellaria a Giovanni del fu Enrico di Miniutta qualora egli restituisca la somma di sessantadue lire di soldi entro i successivi quattro anni.
BCU, ms. 1455
GDO
13
1512
1512 [febbraio 7 ?]
Ricognizione di debito
Pietro del fu Nicolò de Vidonis da Cella dichiara di avere ricevuto da Benedetto del fu Ermanno da Mione la somma di venti quattro lire di soldi per la vendita di un prato con staipa sito sul monte Chianaia, nelle pertinenze di Agrons, Cella e Noiareto, in località Lo Prat del Stali de Vidon.
BCU, ms. 1455
GDO
14
1512
1512 [marzo ...]
Livello
Giovanni di Antonio di Francesco da Agrons vende per diciotto lire di soldi a Giuliano del fu Giacomuccio da Cludinico, camerario della pieve di Gorto, la responsione di un livello di diciotto soldi, che detto Giovanni e i suoi eredi pagheranno ogni anno ai rettori della pieve su un campo con prato sito nelle pertinenze di Agrons, in località In Sach, obbligando a tal fine tutti i propri beni stabili.
BCU, ms. 1455
GDO
15
1512
1512 [...]
Ovaro
Vendita
Giovanni del fu Daniele Flumiani da Liariis abitante a Ovaro vende per ventuno lire di soldi a Francesco del Monaco da Agrons, agente anche a nome dei fratelli, un campo con prato sito nelle pertinenze di Ovaro, in località Pedros presso il rio di Strighis.
BCU, ms. 1455
GDO
16
1512
1512 [maggio ...]
Ovaro
Procura
Nicolò del fu Giovanni del Monaco da Agrons nomina Odorico del fu Giovanni Gortani da Luincis suo procuratore generale e speciale in tutte le sue liti e cause, e in particolar modo nei confronti di Gaspare di Filippo del Fabbro da Trava, Giovanni del fu Gregorio Travani da Trava, Leonardo di Piazza da Trava e Pellegrino da Luincis per conto di Stefano segantino, Giovanni Flumiani da Ovaro, Osvaldo Travani da Cludinico e Pellegrino Zurniuta da Trava, i quali gli sono debitori di tele di panno e somme in denaro.
BCU, ms. 1455
GDO
17
1512
1512 [giugno ...]
Ovaro
Testamento
Biagio del fu Nicolò di Francesco da Agrons detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della pieve di Gorto, nella tomba dei suoi antenati, lasciando alla pieve di Gorto un follone nelle pertinenze di Agrons, in località Fontana di Sora presso il rio Miozza. Alla confraternita dei santi Michele e Elena lascia per l’anima sua e della moglie Lorenza un censo di venti soldi dovutogli dagli eredi di Antonio di Rainerio da Agrons su certi terreni siti in località In Val, e un altro censo di venti soldi dovutogli dagli eredi di Domenico e Giacomo da Noiareto su un terreno in località Fontana di Sora. Lascia poi altri beni siti in Clavais a Gaspare del fu Giacomo di Giorgio da Corvetta di Muina. Lascia alla moglie Lorenza la somma di trentacinque lire di soldi, nominando proprio erede Francesco del fu Leonardo di Francesco da Agrons, suo consanguineo.
BCU, ms. 1455
GDO
18
1512
1512 giugno 15
Ovaro
Vendita
Martino del fu Mattia da Luincis abitante a Agrons vende per dodici lire di soldi a Francesco del fu Leonardo di Francesco da Agrons tutti i diritti sulla sua parte di un bosco o pascolo nelle pertinenze di Agrons, Cella e Noiareto, in località Prat Moreton, spettante al venditore in quanto "vicino" e consorte di detto bosco.
BCU, ms. 1455
GDO
19
1512
1512 giugno 17
Ovaro
Vendita
I fratelli Cristoforo detto Pizul e Nicolò del fu Giacomo di Francesco da Mione abitanti a Agrons, anche a nome dei nipoti figli del defunto fratello Leonardo, vendono per sessantadue lire di soldi a Francesco del fu Bertolo di Francesco da Mione, agente anche a nome del fratello Sebastiano, la responsione di un affitto di sei quartari di frumento da pagarsi sulla loro parte di una decima nel villaggio di Mione.
BCU, ms. 1455
GDO
20
1512
1512 giugno 17
Ovaro
Patto di recupera
Detti Francesco e Sebastiano promettono di rivendere a Cristoforo e Nicolò tale responsione di sei quartari di frumento qualora gli stessi Cristoforo e Nicolò sborsino la somma di sessanta due lire di soldi.
BCU, ms. 1455
GDO
21
1514
1514 giugno 7
Cella
Vendita
Osvaldo del fu Daniele da Noiareto di Agrons vende per venticinque lire di soldi a Giovanni del fu Benedetto Erman da Mione un campo sito nelle pertinenze di Cella, nel luogo detto Palliar. Pare trattarsi di un'obbligazione ipotecaria dissimulata, poiché nel documento successivo il venditore riottiene il campo in locazione con patto di recupera.
BCU, ms. 1455
GDO
22
1514
1514 giugno 7
Cella
Affitto
Giovanni del fu Benedetto Erman da Mione affitta a Osvaldo del fu Daniele da Noiareto di Agrons il detto campo, sito nelle pertinenze di Cella in località Paular, per il censo annuo di venticinque soldi; e ciò col patto che Osvaldo e i suoi eredi potranno affrancarlo pagando la somma di venticinque lire di soldi.
BCU, ms. 1455
GDO
23
1514
1514 giugno 19
Ovaro
Ricognizione di debito
Pomello del Monaco da Agrons si dichiara debitore della somma di trenta quattro ducati verso ser Giacomo del fu Antonio Bettiga da Bergamo abitante a Dignano d'Istria, cassando le precedenti scritture e partite. Egli si impegna a sborsare quattordici ducati, ovvero dieci nella prossima fiera di santa Caterina a Udine e altri quattro ducati nella festa di san Conciano, altrimenti ser Giacomo Bettiga potrà recarsi in Carnia a riscuotere il proprio avere a spese del debitore.
BCU, ms. 1455
GDO
24
1514
1514 giugno 21
Ovaro
Ricognizione di debito e ipoteca
Pontello del Monaco da Agrons si dichiara debitore verso Bernardo del Basso da Ovasta per la somma di trentuno lire di soldi, che egli riceve a titolo di puro mutuo, promettendone la restituzione nella festa di san Giacomo del mese di luglio e obbligando a tal fine un campo con prato nelle pertinenze del Villaggio di Prencis, in località Davur la Chianivuza.
BCU, ms. 1455
GDO
25
1514
1514 giugno 21
Ovaro
Livello
Pomello del Monaco da Agrons, anche a nome del fratello Simone e dei nipoti e figli del defunto fratello Francesco, vende per trentuno lire di soldi al maestro Pietro Fulutti pittore da Tolmezzo la responsione di un livello di tre quartari di frumento da pagarsi ogni anno nel giorno di S. Michele del mese di settembre su due campi nelle pertinenze di Ovaro. Se ciò non fosse sufficiente, egli pone in garanzia tutti i propri beni stabili. Inoltre si costituisce quale garante anche Pietro de Rodella da Ovaro, presente tra i testimoni.
BCU, ms. 1455
GDO
26
1514
1514 luglio 7
Ovaro
Ricognizione di debito
Nicolò di Malagnino da Forni Avoltri si dichiara debitore verso Pontello del fu Giovanni del Monaco da Agrons, agente anche a nome del fratello e del nipote, della somma di cinquantaquattro lire di soldi per una fornitura di vino. Il debitore promette di pagare consegnando un paio di manzi entro nei prossimi quindici giorni, saldando il residuo nella festa di san Luca, perciò obbliga in special modo un suo cavallo.
BCU, ms. 1455
GDO
27
1516
1516 settembre 1
Ovaro
Vendita
Pietro del fu Daniele da Noiareto di Agrons, Matteo del fu Osvaldo del fu Daniele da Noiareto di Agrons e suo fratello Daniele vendono per sessantotto lire e quattro soldi a Francesco del fu Leonardo di Francesco da Agrons un prato con una staipa nelle pertinenze del monte Chianaia, in località Prat Lunc.
BCU, ms. 1455
GDO
28
1516
1516 settembre 1
Ovaro
Patto di recupera
Detto Francesco promette di rivendere a Pietro, Matteo e Daniele tale prato qualora essi sborsino la somma di sessantotto lire e quattro soldi.
BCU, ms. 1455
GDO
29
1523
1523 febbraio 18
Ovaro
Vendita
Giovanni del fu Domenico detto Mingotto da Noiareto di Agrons vende per dieci lire di soldi a Giusto sarto di Leonardo da Corvetta di Muina una ‘vidrina’ (appezzamento prativo) nelle pertinenze e presso la tavella del villaggio di Prencis, in località La Vidrina de Peraria.
BCU, ms. 1455
GDO
30
1523
1523 marzo 9
Ovaro
Vendita in soluzione di debito
Poiché Giovanni Availotto da Lenzone era debitore di cinquanta lire e mezza di soldi verso Simone del fu Giovanni del Monaco da Agrons e suo nipote Giovanni del fu Francesco del Monaco, e ciò per un livello di nove staia di frumento e per affitti decorsi, computate le spese di una lunga lite, egli vende a detti Simone e nipote la responsione di un livello annuo di cinque quartari di frumento, da pagarsi su un mulino sito nelle pertinenze di Chialina, in località Quel di Mulin.
BCU, ms. 1455
GDO
31
1523
1523 marzo 9
Ovaro
Patto di recupera
Simone del Monaco, anche a nome del nipote Giovanni del Monaco, promette di rivendere a Giovanni Avaliotto detta reponsione livellaria di cinque quartari di frumento qualora egli sborsi la somma di cinquanta lire e mezza di soldi.
BCU, ms. 1455
GDO
32
1523
1523 aprile 24
Comeglians
Livello
Leonardo e Giovanni del fu Matteo da Pozzo da Noiareto di Tualiis vendono per dieci lire di soldi a Simone fabbro di Francesco da Agrons la responsione di un livello di un quartario di frumento da pagarsi ogni anno nel giorno di S. Michele del mese di settembre su un prato nelle pertinenze di Noiareto di Tualiis, in località In Riu Maior.
BCU, ms. 1455
GDO
33
1523
1523 aprile 24
Comeglians
Patto di recupera
Simone fabbro, anche a nome dei fratelli, promette di rivendere detta responsione livellaria di un quartario di frumento a Giovanni e Leonardo fratelli e ai loro eredi, qualora essi sborsino la somma di dieci lire di soldi.
BCU, ms. 1455
GDO
34
1523
1523 aprile 27
Ovaro
Ricognizione di debito
Daniele del fu Osvaldo da Noiareto di Agrons, per sé e il fratello Matteo, si dichiara debitore verso Giovanni e Pietro del fu Benedetto Erman da Mione, agenti anche a nome dei fratelli, della somma di quattordici lire di soldi per un livello di cinque quartari di frumento non pagato per quattro anni, oltre alle spese legali. Il debitore promette di pagare consegnando della lana entro la festa di san Michele.
BCU, ms. 1455
GDO
35
1524
1524 [dicembre, fine]
Cella
Donazione
Durìa del fu Daniele di Francesco da Entrampo, vecchia e incapace di provvedere al proprio sostentamento, dichiarando di essere mate trattata nella casa paterna da coloro che ne detengono le sostanze, tanto che si trova costretta a cercare aiuto altrove per procurarsi di che vivere, stabilisce di donare a Simone fabbro da Agrons tutti i propri diritti e proprietà a lei spettanti dall'eredità paterna e materna.
BCU, ms. 534
GDO
36
1525
1525 febbraio 6
Ovaro
Livello
Gaspare del fu Lorenzo di Fedele da Clavais vende per quindici lire di soldi a Domenico di Pietro da Noiareto di Agrons abitante a Ovaro la responsione di un affitto di quindici soldi, affrancando così la parte spettante allo stesso Domenico di un affitto di tre lire di soldi, dovuto allo stesso Gaspare e a suo fratello Giovanni dal defunto Antonio fabbro da Ovaro e in seguito da Pietro da Noiareto di Agrons abitante a Ovaro, sui beni del defunto Domenico di Vitale da Lauco abitante a Ovaro.
BCU, ms. 534
GDO
37
1525
1525 marzo 21
Luincis
Compromesso
Poiché Leonardo del fu Enrico di Valentino da Luincis, vice-capitano dei gismani del canale di Got to, a nome di Giovanni di Giovanni Pizul da Agrons, è stato sollecitato dal nobile Francesco di Sbroiavacca a saldare quanto dovuto per la taglia di un cavallo armato, così come fu convenuto tra essi gismani e lo stesso Francesco di Sbroiavacca quando questi prestò servizio armato in loro vece nel 1508 circa, ora Leonardo Valentini si accorda con Giacomo del fu Leonardo dì ser Francesco notaio da Luincis, attuale capitano dei gismani di Gorto, in merito a tale questione.
BCU, ms. 534
GDO
38
1525
1525 maggio 17
Cella
Donazione
Durìa del fu Daniele di Francesco da Entrampo, vecchia e incapace di provvedere al proprio sostentamento, dichiarando di essere male trattata nella casa paterna da coloro che ne detengono le sostanze, tanto che si trova costretta a cercare aiuto altrove per procurarsi di che vivere, stabilisce di donare al nipote Simone fabbro da Agrons tutti i propri diritti e proprietà a lei spettanti sull'eredità paterna e materna.
BCU, ms. 534
GDO
39
1525
1525 maggio 17
Cella
Procura
Durìa del fu Daniele di Francesco da Entrampo nomina Simone fabbro da Agrons suo procuratore generale e speciale per far valere i propri diritti sull'eredità paterna e materna, così come sull'eredità dei fratelli.
BCU, ms. 534
GDO
40
1525
1525 giugno 7
Ovaro
Quietanza
Ser Bernardino del fu Osma stringario da Cividale rilascia quietanza a Simone fabbro di Francesco da Agrons e a Giovanni del fu Benedetto Armanni da Mione abitante a Agrons, promettendo di non esigere altro per lana o altri materiali loro forniti sino al giorno presente, annullando lutti gli istrumenti, i chirografi e le scritture precedenti.
BCU, ms. 534
GDO
41
1525
1525 giugno 29
Ovaro
Livello
Michele del fu Giacomo Coduli da Luint vende per settanta sette lire e quattro soldi a Simone fabbro di Francesco del fu Leonardo di Francesco da Agrons, agente per sé e fratelli, due responsioni di livello di quattro quartari di frumento ciascuna, la prima dovuta da Gregorio del fu Giovanni Pascoli da Mione sin dal 1505 su un campo in località Rovestiis, I 'altra dovuta da Melchiorre del fu Antonio Martini da Luint sin dal 1504 su un campo in località Chiamp Balp.
BCU, ms. 534
GDO
42
1525
1525 agosto 5
Pieve di Gorto
Compromesso e vendita
Poiché Damele del fu Leonardo Tribiani da Corvo di Maina nel 1512 aveva comprato da Pietro del fu Daniele da Noiareto di Agrons abitante a Ovaro certi beni siti nelle pertinenze del villaggio di Prencis, e ora Daniele del fu Osvaldo da Noiareto di Agrons, nipote di Pietro, intende farvi valere i suoi diritti di recupera, essi giungono a tale accordo: Daniele del fu Leonardo Tribiani vende per nove ducati a Daniele del fu Osvaldo da Noiareto, agente anche per il fratello Matteo, i seguenti beni: un bearzo con sediine abitativo nel luogo detto In li Baiarzì de Prencis, un appezzamento prativo in località detta In Siglian e un campo con prato in località Dape de Taviella.
BCU, ms. 534
GDO
43
1525
1525 agosto 5
Pieve di Gorto
Vendita
Daniele del fu Osvaldo da Noiareto, agente anche per il fratello Matteo, vende per nove ducati a Daniele del fu Leonardo Tribiani da Corvo di Muina i seguenti beni siti nelle pertinenze del villaggio di Prencis: un bearzo nel Luogo detto In li Baiarzi de Prencis, un campo con prato in località Sora la Chianivuza e un appezzamento prativo in località Dape de Taviella de Prencis.
BCU, ms. 534
GDO
44
1525
1525 agosto 5
Pieve di Gorto
Patto di recupera
Daniele da Corva di Muina promette di rivendere i beni specificati nel precedente istrumento a detto Daniele da Noiareto di Agrons, o a suo fratello Matteo, qualora essi sborsino la somma di nove ducati.
BCU, ms. 534
GDO
47
1534
1534 […]
Ovaro
Ricognizione di debito
Poiché Giovanni del fu Benedetto […] da Mione abitante a Noiareto di Agrons era debitore verso ser Candido de Putio del borgo di Querzone (?) della somma di duecento settanta lire di soldi, oltre a certi affìtti decorsi pari a trentotto lire di soldi, egli si dichiara ora debitore verso ser Nicolò figlio del nobile ser Candido de Putio, per la somma complessiva di trecento e diciassette lire di soldi.
BCU, ms. 1455
GDO
48
1534
1534 maggio 16
Ovaro
Vendita
Pietro del fu Benedetto Erman da Mione vende per sei ducati a Simone fabbro di [Francesco da Agrons] un prato sul monte di Prencis, in località In Val Di Nidinia.
BCU, ms. 1455
GDO
49
1534
1534 settembre 2
Ovaro
Vendita
Antonio del fu Cristoforo del fu Giacomo di Francesco da Mione abitante a Agrons vende per quarantuno lire di soldi a Martino di Osvaldo de Colle da Muina un prato sul monte di Navas, in località La Nava delg Fleç.
BCU, ms. 1455
GDO
51
1562
1562 dicembre 13
Comeglians
Vendita
Nicolò del fu Simone del Monaco da Agrons, intendendo affrancarsi da un certo insulto (?) che lui stesso aveva compiuto e chiedendo l'aiuto della pieve di Gorto, vende per quaranta lire di soldi a Francesco Fanelli da Canfìgnello di Entrampo camerario della pieve e a Vincenzo de Prato fabbro da Chialina sindaco della medesima un livello perpetuo di quaranta soldi, che egli pagherà ogni anno su un suo campo sito in Prencis nella località detta In Val. Inoltre, Giovanni del fu Francesco del Monaco da Agrons si costituisce suo fideiussore, obbligando in garanzia un suo campo sito anch'esso in Prencis.
APG
GDO
52
1567
1567 maggio 5 e 6
presso la chiesa di S. martino e a Ovaro
Sentenza
Daniele del fu Gaspare Fedele da Clavais, Michele Gonano da Lenzone, Pietro Erman da Mione e Vincenzo de Prato fabbro da Chialina, in qualità di procuratori della pieve di Gorto, erano in lite con Giovanni fabbro da Agrons, accusato di aver abbattuto alcuni alberi all'interno della cinta muraria della pieve. Quest’ultimo, assistito dal fratello Paolo e da Marco fabbro meriga di Agrons, ha riconosciuto il proprio errore ed ha chiesto di porre termine alla lite; inoltre, riunitisi sul prato di S. Martino (?) i merighi di tutto il canale di Gorto, è stato appurato che tutto quanto si trova entro le mura del colle appartiene alla stessa pieve. Il giorno successivo, a Ovaro, il gastaldo e i giurati di Tolmezzo assolvono Giovanni fabbro da Agrons dal pagamento delle spese, poiché egli ha inteso cessare la lite, e su richiesta dei procuratori della pieve emettono un pubblico proclama che vieta a chiunque di danneggiare le proprietà della chiesa recandosi in quel luogo a disboscare o a farvi pascolare gli animali, sotto pena di quaranta denari.
APG
GDO
Non ci sono record
6
1497
1497 ottobre 22
Cella
Lettera
Il vescovo Sebastiano, governatore generale del Patriarca di Aquileia Domenico Grimani, consacra la Chiesa di Cella con il titolo dei santi Stefano Protomartire e Rocco Confessore. Concede ottanta giorni di indulgenza ai fedeli penitenti che vi faranno visita, indicando come data di dedicazione della medesima chiesa la festa di San Rocco.
APG
PR
54
1613
1613 ottobre 3
Cella
Quietanza
Lorenzo del fu Daniele Michieli di Maiaso, a nome di suo suocero Osvaldo del fu Nicolò Del Bianco di Agrons, attualmente abitante nel Trevisano, fa fine remissione a Paolo del fu Leonardo Fabris di Cella per perfezionare l'acquisto, già concordato in passato, di un campo sito nella tavella di Noiareto detto "lo Campo de Luset" e di un pezzo di prato sito nella stessa tavella nel luogo chiamato "in Boracet”. Paolo Fabris, alla data dell'atto, è già in possesso di tali beni.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
55
1613
1613 ottobre 3
Cella
Quietanza
Lorenzo del fu Daniele Michieli di Maiaso, a nome di suo suocero Osvaldo del fu Nicolò Del Bianco di Agrons, attualmente abitante nel Trevisano, fa fine remissione a Odorico del fu Matteo Spinotti di Muina per perfezionare l'acquisto di alcuni beni siti nella tavella di Prencis, cioè di un campo con un pezzo di prato contiguo nel luogo detto "in Sorapoz ", di un "bajiarzium " sito nel luogo chiamato “Avante la casa del Biancho " e di un pezzo di "vidrina " di prato sita nel logo detto “Dapie de dieta tabella ". Odorico Spinotti, alla data dell'atto, è già in possesso di tali beni.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
56
1613
1613 ottobre 3
Cella
Quietanza
Lorenzo del fu Daniele Michieli di Maiaso, a nome di suo suocero Osvaldo del fu Nicolò Del Bianco di Agrons, attualmente abitante nel Trevisano, fa fine remissione a Maria vedova del fu Antonio Jacunutti di Agrons, ora abitante in Cella, la quale ha acquistato da detto Osvaldo DeI Bianco uno "stauliero murato, de legname levato et de paglia cohoperto, posto in Prat de Noijaret nelle pertinentii de Agrons”.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
57
1615
1615 settembre 23
Cella
Vendita
Maria, figlia del fu Giacomo Jacimulli di Agrons e moglie di Francesco dì Giacomo Rovis di Cludinico abitante in Agrons, vende una serie di beni a Pietro del fu Leonardo De Franceschi di Mione. Al prezzo valutato dagli stimatori le parti aggiungono altri cinque ducati, per un totale di 185 ducati e tre quarti di ducato. I beni venduti sono: un prato sito nel monte di Prencis, nelle pertinenze di Mione, Muina, Agrons e Noiareto, nel luogo chiamato "in li Prati Dentri, valutato 31 ducati; un campo con prato, capitagna e pendio prativo, sito nella tavella di Prencis nel luogo chiamato "Sorachiavinuza", valutato 20 ducati; in fienile di muratura al piano basso, di legno al piano alto e coperto di paglia, con “bajiarzio", situato in Prencis nel luogo chiamato "in li Baijarzii de Prenzis", valutalo 20 ducati; un campo sito in detta tavella di Prencis nel luogo chiamato "lo Campo de Loba”, con capitagna e pendio prativo, valutato 40 ducati e tre quarti di ducato, viene venduto con un livello di 2 lire e 12 soldi da versarsi annualmente alla chiesa di San Pelagio di Muina; un campo con il prato circostante situato nella tavella di Prencis nel luogo chiamato lo Campo del Bosch ", valutato 20 ducati; un campo con prato e un noce sito nella tavella di Prencis nel luogo chiamato "lo Campo del Bas", valutato 29 ducati, un campo con capitagna e pendio prativo sito nella tavella di Prencis nel luogo chiamato “lo Campo sot la Loba", nonché un pendio prativo con un noce sito nella stessa tavella, valutati nel complesso 20 ducati.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
58
1618
1618 agosto 16
Cella
Francazione di livello
Daniele del fu Giovanni di Odorico Gonano di Lenzone, a nome anche degli altri eredi del fu Odorico Gonano, avendo ricevuto la somma di dieci ducati ed otto soldi, affranca ai cugini Giovanni del fu Antonio di Marco Del Fabro e Bartolomeo del fu Francesco di Marco Del Fabro di Agrons un livello di 2 lire ed 8 soldi dovuto in base ad una stipulazione di livello avvenuta nel 1594.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
59
1618
1618 novembre 12
Luincis
Sentenza arbitraria
Essendovi una lite tra gli eredi del fu Giovanni Di Somvilla di Luincis (tra cui due figlie "absentate in Histrianas partes") e Matteo del fu Lorenzo Erman abitante in Noiareto sopra Agrons in merito ad un debito di 110 lire per “pannum et sclavinam bonam et suffìcientem" ricevute da detto Giovanni in Istria, si perviene alla nomina di due arbitri e compositori, nelle persone di Giacomo Carlavaris e Leonardo del fu Guartano Gortan. A seguito della stima del debito effettuata da questi ultimi, gli eredi del fu Giovanni de Somvilla decidono di vendere a Matteo del fu Lorenzo Erman un pezzo di campo arativo di quattro "coveriarum", con annessa capitagna, sito nella tavella di Luincis, nel luogo detto "in Chìamplunch ".
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
60
1619
1619 febbraio 3
Muina
Vendita
Andrea del fu Giovanni Jacunutti di Agrons vende, per il prezzo di 30 ducali, a Martino del fu Antonio De Colle di Muina un pezzo di campo arativo con capitagna sito nella tavella di Prencis ed un pezzo di prato, sito nella stessa tavella nel luogo detto “dape de taviella". L’acquirente si impegna anche a fornire annualmente due ceri per l'altare della chiesa di San Pelagio di Muina.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
61
1619
1619 febbraio
Vendita
Maria del fu Giacomo Jacunutti di Agrons, con il consenso del marito Francesco Rovis, vende, per 10 ducati e 7 soldi, a Simone del fu Sebastiano Del Monaco di Agrons un pezzo di campo arativo con capitagna sito nella tavella di Prencis, nel luogo detto “il Campo de Val”.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
62
1619
1619 febbraio
Mione
Livello
Matteo del fu Lorenzo Erman abitante nella villa di Noiareto sopra Agrons vende a Natale di Biagio Prencis di Mione un livello in ragione del sette per cento all’anno su un capitale di sette ducati e mezzo. Il livello verrà pagato su un prato con “stabulo” sito nel monte di Prencis nel luogo detto "in Chianaglia " di proprietà di detto Natale.
ASU-ANA, b. 3307, Libro dei protocolli di Nicolaus de Georgiis
PR
67
1656
1656 settembre 24
Ovaro
Quietanza
I cugini Giuseppe del fu Giacomo e Michele del fu Filippo Gonano di Lenzone affrancano ai fratelli Antonio, Francesco, Matteo e Leonardo, figli del fu Francesco Rovis di Cludinico abitante in Noiareto di Agrons, un livello di una lira e alcuni soldi stipulato su un capitale di 28 lire. Il livello, che era stato venduto nel 1550, veniva pagato dal fu Francesco Rovis, che agiva a nome della moglie Maria del fu Giacomo Jacunutti, come risultava da un atto del notaio Nicolò De Vidonis.
ASU-ANA, b. 3120
PR
Non ci sono record
45
1533
1533 gennaio 5
Agrons
Legato
II ventenne Gregorio del fu Leonardo Francisci di Mione, che abita ad Agrons, essendo ammalalo lega alla chiesa della confraternita dei Santi Michele ed Elena della Pieve di Gorto quaranta soldi veronesi all’anno (o venti, nel caso in futuro avesse dei discendenti). Lega anche al curato della Pieve dieci soldi all'anno, affinché celebri una messa in suffragio della sua anima nel giorno della festa dei Santi Giovanni e Paolo. Tali legati andranno pagati sopra un prato sito sul monte di Prencis, degli uomini di Agrons e Noiareto, nel luogo detto "gliu Plans di Mont”.
APG
GL
46
1533
1533 gennaio 5
Agrons
Testamento
Gregorio del fu Leonardo Francisci di Mione, che abita ad Agrons, essendo ammalato detta testamento. Dispone che il suo corpo venga sepolto nel cimitero della Pieve di Gorto, nella tomba dei suoi antenati. Lega alla Pieve di Gorto dieci soldi veronesi all'anno, con i quali si dovrà comprare olio per la lampada che si trova davanti all'immagine della Vergine. Tale legato andrà pagato sopra un prato sito sul monte di Prencis, degli uomini di Agrons, Noiareto e Cella, nel luogo detto "gliu Plans di Mont di Prencis”.
APG
GL
50
1558
1558 settembre 29
Pieve di Gorto
Inventario
In occasione dell'elezione di Giovanni Del Monaco di Agrons a sagrestano della Pieve di Gorto, viene effettuato un inventario delle suppellettili liturgiche della chiesa.
BCU, ms. 362
GL
53
1600
1600 agosto 27
Ovaro
Quietanza
Valentino del fu Jacomo De Coldarijs di Luint, a nome di sua moglie Maddalena figlia del defunto Leonardo Jacunutti di Agrons, dichiara di aver ricevuto da Ermanno del fu Benedetto Erman di Mione 12 ducati e 2 lire, per estinguere un credito che delta Maddalena aveva ereditato da sua madre, Miuz di Agrons.
Archivio privato Ovaro
GL
63
1620
1620 settembre 14
Tolmezzo
Testamento
Giacomo del fu Antonio Rovis di Cludinico divide i propri beni tra i suoi figli maschi Antonio, Sebastiano e Giovanni. Al quarto figlio, Francesco, non lascia in eredità nulla poiché questi si è sposato, contro la volontà del padre, con la figlia del fu Giacomo Jacunutti di Agrons.
Archivio privato Ovaro
GL
64
1633
1633 luglio 24
Cella
Legato
Matteo Fabris di Agrons, per volontà del suo defunto fratello Vito, già parroco di Sauris, lascia un legato di 160 lire alta pieve di Gorto, affinché vengano celebrate delle messe in suffragio dell’anima del fratello e di tutta la famiglia.
APG
GL
65
1635
1635 aprile 25
Cella
Compromesso e vendita
Domenico Jaconissi di Raveo, che agisce anche in nome del padre, vuole recuperare da Paolo del fu Daniele Fabris di Agrons abitante a Maina un prato con stalla silo sul monte di Muina nel luogo detto Maglassis. Poiché Paolo Fabris nega di essere obbligato alla restituzione, si giunge ad un compromesso. Paolo Fabris vende tali beni a Domenico Jaconissi per il prezzo di 36 ducati.
BCU, Fondo Gortani, busta 6
GL
66
1640
1640 ottobre 16
Cella
Vendita in soluzione di debito
Leonardo del fu Giacomo Jacunutti di Agrons, essendo debitore di 12 ducati a Giacomo del fu Nicola Micoli di Muina, gli cede una “nava prativa " sita sul monte di Prencis nel luogo detto "li prati dentro”.
BCU, Fondo Gortani, busta 6
GL
68
1695
1695 agosto 5
Muina
Vendita
Francesco del fu Bernardino DeI Monaco di Agrons vende ai fratelli Francesco e Giuseppe di Sebastiano Del Monaco di Agrons, per il prezzo di 58 ducati e tre quarti, un prato sito sopra il monte di Prencis nel luogo chiamato "il prato di plans”.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
69
1696
1696 marzo 12
Muina
Vendita come recupero
I fratelli Francesco e Giuseppe, figli del fu Sebastiano Del Monaco di Agrons recuperano da Giovanna vedova di Giacomo De Colle di Muina, per il prezzo di 9 ducati, un pezzo di prato nella tavella di Prencis nel luogo detto "nella Sachia" e un altro pezzo di prato nella stessa tavella nel luogo detto "il Remise della Gobba”. Giacomo De Colle di Muina aveva acquistato tali terreni da Francesco del fu Bernardino del Monaco nel 1684.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
70
1698
1698 agosto 6
Agrons
Deposizione di testimoni
Sii richiesta di Giacomo deI fu Antonio Rovis e di Giacomo del fu Mattia Rovis, i fratelli Sebastiano e Giovanni Del Monaco dichiarano che la chiesa di Santa Fosca di Agrons era stata fondata nel 1682 da Antonio e Matteo Rovis. Dichiarano anche che detta chiesa ha un patrimonio di 30 ducati, tra beni mobili e denaro.
ASU-ANA, b. 2859, Libro dei protocolli di Giovanni Battista Colinassio
GL
71
1699
1699 febbraio 2
Cella
Livello
Antonio del fu Giacomo Scarparosso di Cludinico vende alla confraternita di San Rocco di Cella, per la quale interviene il sindaco Giovanni Battista Fabris, un livello di 4 lire e 19½A soldi, contro la ricezione di un capitale di 11 ducati. Come garanzia obbliga un campo di 3 pesenali con due settori di prato, posto nel luogo detto "Stentaria " nelle pertinenze di Cludinico, nonché un prato nel "Monte del fieno " di Cludinico, nel luogo detto "Rinzinir”.
ASU-ANA, b. 2859, Libro dei protocolli di Giovanni Battista Colinassio
GL
72
1699
1699 aprile 15
Cella
Livello
Elena vedova dì Vito Tunter di Liariis vende alla confraternita di San Rocco di Cella, per la quale interviene il sindaco Giovanni Battista Fabris, un livello di 10 lire e 9½ soldi, contro la ricezione di un capitale di 24 ducati. Come garanzia obbliga una serie di beni posti nelle pertinenze di Liariis: due pezzi di “vidrina prativa" nel luogo detto "Luinzadisora” ed un pezzo di campo nel luogo detto “Vas" o "Genau".
ASU-ANA, b. 2859, Libro dei protocolli di Giovanni Battista Colinassio
GL
73
1699
1699 agosto 16
Cella
Livello
Filippo del fu Pietro Dell’Oste di Cludinico vende alla confraternita di San Rocco di Cella, per la quale interviene il sindaco Giovanni Battista Fabris, un livello di 4 lire e 3 soldi, contro la ricezione di un capitale di 10 ducati, avvenuta nel 1698. Come garanzia obbliga una serie di beni posti nelle pertinenze di Cludinico: un campo di 3 pesenali con prato attorno, posto nel luogo detto "Stentaria" ed un pezzo di campo detto "della Chiesa" di pesenali 1½. Si costituisce pieggio Giacomo Dell'Oste, fratello del livellante.
ASU-ANA, b. 2859, Libro dei protocolli di Giovanni Battista Colinassio
GL
74
1700
1700 aprile 18
Liariis
Procura
Caterina del fu Giacomo Crosilla di Liariis, che agisce anche a nome della sorella Matiussa, conferisce una procura a Francesco di Sebastiano DeI Monaco di Agrons, ora abitante ad Abitantia in Istria, affinché egli esiga dagli eredi del fu Daniele Crosilla, abitante nella terra di Buie in Istria, quanto spetta a dette sorelle per testamento del defunto.
ASU-ANA, b. 2859, Libro dei protocolli di Giovanni Battista Colinassio
GL
75
1700
1700 agosto 4
Ovaro
Battesimo
Il Parroco dì Salila Maria di Corto ex latere Ovari riporta che non è stato possibile celebrare un battesimo nella chiesa di San Vigilio, danneggiata dal sisma del 28 luglio 1700. Il terremoto ha provocato la morte di due figli di Giovanni Battista Valle di Ovaro, di due figli di Giacomo Rovis di Agrons e di altre quattro persone a Maina.
APO
GL
76
1700
1700 settembre 15
Agrons
Vendita
Sabida, vedova del fu Francesco di Bernardino Del Monaco dì Agrons, vende ai fratelli Francesco e Giuseppe Del Monaco, per il prezzo di 176 lire e 14 soldi, un campo arativo di un pesenale e mezzo con una capitagna di 18 passi e mezzo, sito nella tavella di Agrons, nel luogo detto “Vali di Sotto". Sabida riconosce che suo marito aveva ricevuto dagli acquirenti un acconto di 107 lire e 1 soldo. Del rimanente essa dichiara di avere ricevuto dagli acquirenti 29 lire per pagare al funerale del marito e poi 4 lire e 12 soldi per pagare le spese notarili del presente atto. Lascia le rimanenti 36 lire e 1 soldo ai compratori affinché affranchino il livello che essa soleva pagare alla Pieve di Got to (31 lire di capitale più 5 lire e 1 soldo per interessi decorsi e spese varie). A garanzia della vendita impegna un pezzo di “beiarzo" con alberi da frutta sito nella tavella di Agrons, nel luogo detto “dal Gros".
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL
77
1700
1700 settembre 26
Cella
Preliminare di contratto di costruzione
Giovanni Battista Fabris di Cella, Sindico di San Rocco, affida a Gregorio Pellizzari di Villa il compito di restaurare la chiesa di San Rocco danneggiata dal terremoto. Il pagamento avverrà ad opera compiuta, in base alla stima effettuata da persone da destinarsi. Pellizzari si impegna a concedere una riduzione di prezzo di un ducato rispetto a quanto verrà stimalo, a patto di poter acquistare schiavine al prezzo di 19 soldi.
ASU-ANA, b. 2878, Libro dei protocolli di Mattia Lupieri
GL
78
1701
1701 aprile 26
Ovaro
Vendita
Simone del fu Giovanni Del Monaco di Agrons vende a Giacomo del fu Valentino Agarinis di Ovaro una serie di beni siti nelle pertinenze di Ovaro per un totale di 213 ducati: “un stauliero coperto di paglia con una caniva rivoltata (con il soffitto a volte) ora ridota in pessimo statto, e con la stalla sotto, murato, travato, palmentato" nel luogo chiamato "il Stauliero delli Monaci", valutato 64 ducati; un pezzo di campo di 4 pesenali con capitagna, nel luogo chiamato Pedros, valutato 40 ducati; due pezzetti di "remisi prativi ” nel luogo chiamato Pedros, "con la mittà del peroro situato nel pratto ... appresso il Rivo di Streghegl”, valutato 5 ducati; un pezzo di campo di 2 pesenali con capitagna e "mittà di un nogaro sopraposto , sito nel luogo detto Radanel, valutato 22 ducati; un pezzo di vidrina prativa " con la "metta delli arbori frutiferi sopraposti , sito nel luogo detto in Som Vidrines, valutato 11 ducali; un pezzo di prato detto Langiagnes e altro pezzetto di prato poco discosto chiamato "il planaset’, valutati complessivamente 5 ducati; un pezzo di prato di 3 settori con una staipa sopra esistente, con la metta delli arbori frutiferi" nel luogo detto "in Salies", valutato 66 ducati. Inoltre vende "due pezzetti di pratti posti nel Monte del fieno di Fraina di setori 3 circa" che non sono ancora stati valutati "per esser ancora grande quantità di neve". Il compratore ha già versato i primi 133 ducati, i rimanenti 64 (corrispondenti al prezzo dello "stauliero") verranno versati in denaro e altri beni nei prossimi quattro anni. In giugno i prati in Fraina verranno valutati 16 ducati, contestualmente versati al venditore.
ASU-ANA, b. 2859, Libro dei protocolli di Giovanni Battista Colinassio
GL
79
1701
1701 luglio 26
Muina
Vendita e quietanza
Giacoma, vedova di Osvaldo Condoni di Agrons, per affrancarsi di due livelli pagati dal defunto marito ai fratelli Francesco e Giuseppe di Sebastiano Del Monaco di Agrons, vende loro, per 172 lire e 6 soldi un campo di mezzo pesenale con il contiguo prato di mezzo settore, sito nel monte di Prencis nel luogo detto “sopra il pozzo", nonché un pezzo di prato a monte di detto campo, nel luogo detto “in Folchìanas".
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
80
1701
1701 luglio 26
Muina
Vendita
Maria, figlia di Leonardo Del Fabro di Agrons, con il consenso dalla madre Caterina, vende ai fratelli Francesco e Giuseppe di Sebastiano Del Monaco di Agrons, per 34 lire, un prato sito nelle pertinenze di Agrons, nel luogo detto "nei Jalnetz". Siccome tale prato "è vicino d’una agua chiamata la Miozza che potrebbe esser levato via in tempo di montane ”, come garanzia offre un prato di mezzo settore sito nelle pertinenze del monte di Prencis, nel luogo detto in Feletet".
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
81
1701
1701 agosto 28
San Martino
Promessa
Francesco e Giuseppe Del Monaco di Agrons promettono di accollarsi il livello che il loro defunto fratello Urbano nel 1683 aveva venduto a Antonio Cussina di Comeglians per 100 lire. In tal modo liberano Pietro del fu Giovanni De Prato, suocero di Urbano, dall’onere che si era assunto quando si era costituito pieggio del genero. Per le spese sostenute egli potrà rivalersi sulle figlie di Urbano quando queste avranno raggiunto la maggiore età.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
82
1701
1701 agosto 28
Muina
Vendita
Sabida, vedova di Francesco Del Monaco di Agrons, vende per 29 lire a Simone del fu Giovanni Del Monaco un pezzo di “ribba prativa” sito nelle pertinenze di Agrons nel luogo detto "in som giaf”.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
83
1702
1702 agosto 12
Agrons
Vendita
Sabida, vedova di Francesco di Bernardino Del Monaco di Agrons, vende per 82 lire a Francesco del fu Sebastiano Del Monaco di Agrons un campo arativo di 20 passi con un pezzo di prato attiguo, sito nella tavella di Agrons nel luogo detto "Soto il Stuart barbes". Con tali 82 lire Sabida dichiara di voler estinguere i debiti verso il Comune e verso privati. Con la somma eventualmente avanzata vuole riacquistare un pezzetto di campo dagli eredi del fu Simone Del Monaco.
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL
84
1702
1702 settembre 22
Muina
Vendita
Antonio del fu Leonardo De Franceschi di Muina vende per 28 ducati a Maddalena del fu Leonardo Della Bianca, dimorante nella villa di Agrons, un prato di 3 settori sito sopra il monte di Prencis nel luogo detto in Laudi”.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
85
1703
1703 agosto 17
Noiareto di Agrons
Vendita
Simone del fu Giovanni Del Fabro di Noiareto di Agrons vende ai fratelli Francesco e Giuseppe del fu Sebastiano Del Monaco di Agrons, per 151 lire e 10 soldi piccoli, una “camera murata, travata, palmentata, situata et posta nel corpo delle case delli heredi Afabris nella villa di Agrons”.
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL
86
1704
1704 maggio 3
Muina
Contratto di costruzione
Leonardo Pelizzarì di Villa ed i suoi fratelli si impegnano a perfezionare il campanile a vela della chiesa di San Rocco.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
87
1704
1704 agosto 8
Agrons
Quietanza
Giacomo del fu Antonio Rovis di Agrons, in qualità di pieggio di Giacomo del fu Matteo Rovis di Agrons, paga 20 ducati a Maria figlia del defunto Vito Pertan di Liariis.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
88
1704
1704 settembre 13
Muina
Elezione del vicario
A seguito della rinuncia da parte del sacerdote Francesco Daneloni, i comuni della Pieve di Gorto ex latere Luincis eleggono vicario don Simone Timeus di Ovasta.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
89
1705
1705 agosto 30
San Martino
Livello
Bartolomeo del fu Francesco Del Fabro di Agrons vende alla confraternita di San Rocco di Cella, per la quale intervengono i sindaci Giovanni Spinotti e Francesco Del Monaco, un livello di 5 lire e 2 soldi, contro la ricezione di un capitale di 12 ducati. Come garanzia obbliga un pezzo di "prato segativo" di un settore posto nelle pertinenze di Agrons nel luogo detto "pramoreton " ed una "riba prativa" di un settore poste nella tavella di Agrons nel luogo detto "in Val di Soto”.
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL
90
1705
1705 settembre 5
Muina
Stima
Su richiesta di Giacomo del fu Matteo Rovis di Agrons e di Maria del fu Leonardo Del Fabro di Agrons, un pezzo d'orto con "bearzo" di proprietà di detta Maria viene valutato 181 lire e 12 soldi.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
91
1705
1705 settembre 6
Muina
Vendita
Maria figlia di Leonardo Del Fabro di Agrons, come erede della fu Giacoma vedova di Osvaldo Del Monaco di Agrons, vende a Giacomo Rovis del fu Matteo, per 181 lire e 12 soldi, un pezzo di orto con bearzo sito nella villa di Agrons. Il compratore si riserva il diritto di far stimare nuovamente i beni acquistati.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
92
1705
1705 settembre 17
Muina
Vendita
Matteo e Osvaldo De Colle di Muina, come eredi del fu Osvaldo di Giacomo Del Monaco di Agrons, riconoscono di essere debitori a Natale Feranda, Matteo Feranda e Maria di Leonardo Del Fabro di Agrons, eredi del fu Natale Spinotti, di 90 ducati che detto Osvaldo Del Monaco doveva a Natale Spinotti in restituzione della dote della moglie Giacoma, figlia di detto Natale Spinotti. Non disponendo di denaro contante, i debitori onorano l'impegno assunto mediante la cessione dei beni che erano stati offerti come garanzia dal detto Osvaldo Del Monaco: un pezzo di “remise " sito “da piè delta Tavella di Prencis ", valutato 71 lire; un pezzo di “remise" con capìtagna sito nello stesso luogo; valutato 87 lire e 5 soldi; un campo di due pesenali chiamato “in Val" sito nella tavella di Prencis, valutato 213 lire; un prato detto “in Sian" nelle pertinenze di Prencis, valutato 80 lire; un pezzo di campo chiamato “sopra la chiavinuzza " sito nello stesso luogo, valutato 32 lire; un prato detto “in Folchianas, in detto loco, con un pomaro selvatico”, valutato 22 lire; un prato detto "in Ortis" sito nello stesso luogo, valutato 61 lire e 8 soldi.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
93
1705
1705 settembre 21
Muina
Divisione
Natale Feranda, Matteo Feranda e Maria di Leonardo Del Fabro di Agrons procedono alla divisione dei beni ereditati dal fu Natale Spinotti, valutati nel complesso 1813 lire e 2 soldi.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
94
1706
1706 febbraio 20
Muina
Deposizione di testimoni
In mancanza della registrazione del battesimo, la madrina di Francesco, figlio di Simone del fu Giovanni Del Fabro di Agrons, dichiara che egli era stato battezzato l’8 dicembre 1687.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
95
1707
1707 settembre 4
Muina
Vendita
Maddalena del fu Antonio Del Fabro di Agrons, con il consenso di sua sorella Maria, vende a Gregorio del fu Antonio Del Fabro, per 62 lire (già ricevute nel 1699 quando si era impegnata a vendere il prato), un "pezzo di prado sive una Nava detta Traversat” di un settore, sito nelle pertinenze di Agrons nel luogo detto “nelle Nave".
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
96
1709
1709 luglio 28
Muina
Vendita
Maddalena e Maria, figlie del fu Antonio Del Fabro di Agrons, vendono a Pietro del fu Biagio Prencis di Mione, per 27 ducati, due pezzi di "prato segativo”, per un totale di due settori, siti sopra il monte di Prencis, nelle pertinenze di Mione e Agrons, nel luogo detto "in chianagla soto prad lunch". Le venditrici dichiarano di voler utilizzare il denaro ricavato per affrancarsi da dei livelli che pagano agli Spinotti di Muina. Come garanzia obbligano un pezzo di campo arativo di due pesenali con il prato attiguo di un settore, posti nelle pertinenze di Noiareto di Agrons, nel luogo detto "il Prat di Noiaret”.
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL
97
1709
1709 agosto 28
Muina
Vendita
Maria, figlia del fu Leonardo Del Fabro di Agrons e moglie di Antonio Pellizzari di Villa, in qualità dì erede legataria della fu Giacoma Candon dimorante in Agrons, vende ai fratelli Francesco e Giuseppe del fu Sebastiano del Monaco di Agrons, per 103 lire e 4 soldi, un pezzo di prato di mezzo settore sito nelle pertinenze di Agrons, nel luogo chiamato “Bascangher". A garanzia obbliga alcuni beni del marito siti nella tavella di Villa.
ASU-ANA, b. 3120, Libro dei protocolli di Leonardo Federico Spinotti
GL
98
1710
1710 settembre 29
Mione
Vendita
Le sorelle Maria e Maddalena del fu Antonio Del Fabro di Agrons, con l'assistenza dello zio materno Benedetto Erman, vendono ai fratelli Francesco e Giuseppe del fu Sebastiano Del Monaco di Agrons ‘‘una casa travata, francatta, solevata di un palmento, coperta di palgia ma tutta cadente et in pesimo stato” sita in Agrons, per il prezzo dì 103 lire e 7 soldi.
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL
99
1711
1711 giugno 5
Tolmezzo
Estratti di sentenze
I giudici di Tolmezzo condannano i "consorti " Rovis al pagamento di duecento embrici, forniti dalla Pieve di Gorto alla chiesa di Santa Fosca di Agrons. Condannano anche sindici della chiesa di San Rocco di Cella al pagamento di duecento embrici, forniti dalla Pieve di Gorto alla medesima chiesa.
APG
GL
100
1711
1711 agosto 5
Mione
Vendita
Antonio del fu Giacomo Rovis di Agrons vende a Antonio del fu Giovanni Giorgis di Mione, per il prezzo dì 21 ducati e mezzo, un prato di due settori, sito nel monte di Prencis nel luogo detto "Prat lungh" e un pezzo di prato “ove prima giera canpo" di un terzo di settore sito net luogo detto "nelli Plans”. Come garanzia obbliga un pezzo di prato di tre settori "con la mità della staipa", sito sullo stesso monte nel luogo detto ‘‘nelli Prats denti”.
ASU-ANA, b. 2979, Libro dei protocolli di Sebastiano De Franceschi
GL